margherita1

Credi Jo non si vede ovviamente ma si sente. In genere chi è 'afflitto' da un inguaribile sensibilità amplifica
le sensazioni intorno a sè, a me piace più quando aplifichi quelle gioiose , ma non tutti i giorni sono uguali.

Non credo che sia sbagliata la domanda , ma da chi ti viene rivolta,  dal tono in cui ti viene rivolta.
Se è un  pur parler , certamente si può tirar dritto, ma se ti abbraaccia una persona che ti vuole bene e ti chiede
'come stai' che implica il vero senso della domanda, allora è partecipazione , interesse alla tua persona e affetto.
A volte dovremmo imparare a badare  oltre alle parole anche al loro tono, cosa credo più importante !
(Susan capisco)

Condivido i vostri commenti, ma non credo Pessoa intendesse riferirsi a questo tipo di realtà.
Credo e dico credo, che volesse intendere che i sogni vissuti o ambiti in solitudine senza nessun tipo di concretizzazione
rimangano tali, mentre la condivisione o il contatto dei propri sogni portati al confronto con gli altri possano svilupparsi in
azioni concrete , singole o comuni che siano.....(. ho detto credo, perchè Pessoa non me l'ha mai spiegato personalmente).......

Caro Nello ecco spiegato il  motivo per cui non mi piacciono gli aforismi. Basta una 'e' di troppo esi scatena il putiferio. Allora io per 'simile'  intendevo uno come te, mentre tu intendevi 'uomo o razza umana'. Dipanata la matassa  ora concordo, anche se uno spiraglio  alla fiducia
bisogna sempre lasciarlo. Però capisco che chi si è bruciato con il fuoco  difficilmente ne apprezza il calore. ciao alla prossima.

Voto la prima per praticità e anche perchè è forse la più illuminante, ciò non toglie che sono d'accordo con tutte quelle che seguono. Give me five !

Pardon Ubi, Pardon Vincenzo|