Sei tu Chiara e tutti gli altri amici ad essere sempre così gentili e garbati.
Io sono poco più (o poco meno) di un clown della parola che proprio alla maniera dei clown a volte si diverte e prova a far divertire, altre si intristisce un po' nell'attesa di un nuovo giorno :))
Si' Tina... I politici lasciamoli stare. E' l'unico genere di esseri viventi rispetto ai quali avverto un sentimento vagamente r*az*z*stico...
Pino, avendoci a che fare quotidianamente (ma può essere che il mio sia un microcosmo non sufficiente all'elaborazione di una statistica affidabile) ti dirò che molti dei citati manager (un buon 50%) dispongono di competenze sufficienti per farsi carico delle responsabilità affidate loro dall'organizzazione aziendale. Quello di cui palesemente d*ifettano e' la fortissima preoccupazione di perdere il proprio ruolo, cosa che orienta ogni decisione e atteggiamento verso una stagnante cautela, principale n*emico dell'innovazione, non solo tecnologica, vera linfa vitale per le aziende e la società italiana. A questo unisci ambizione e e*goismo tipici di costoro e la frittata e' fatta. Motivazione, energie ed idee nuove abbattute e m*ortificate, ascesa verso posizioni apicali di figuri in tutto simili ai propri mentori e, con ciò, assoluta garanzia di conservazione della specie.
Grazie mille!
Devo dire, ma non diciamolo a nessuno, che, sebbene ogni tanto mi capiti di scrivere qualche poesia "intimista", preferisco di gran lunga le filastrocche, soprattutto quelle allegorico-favolistiche e quelle per bambini...
Ciao
Gianluca
Ma è un eufemismo...
Sei in buona compagnia!
Bon nuit
Il riferimento è al disco 33 giri che, girando, produce una dolce melodia.
Ma basta una "h" per trasformare un log playing in un girotondo di piccoli roditori canterini.
Io sono poco più (o poco meno) di un clown della parola che proprio alla maniera dei clown a volte si diverte e prova a far divertire, altre si intristisce un po' nell'attesa di un nuovo giorno :))
Pino, avendoci a che fare quotidianamente (ma può essere che il mio sia un microcosmo non sufficiente all'elaborazione di una statistica affidabile) ti dirò che molti dei citati manager (un buon 50%) dispongono di competenze sufficienti per farsi carico delle responsabilità affidate loro dall'organizzazione aziendale. Quello di cui palesemente d*ifettano e' la fortissima preoccupazione di perdere il proprio ruolo, cosa che orienta ogni decisione e atteggiamento verso una stagnante cautela, principale n*emico dell'innovazione, non solo tecnologica, vera linfa vitale per le aziende e la società italiana. A questo unisci ambizione e e*goismo tipici di costoro e la frittata e' fatta. Motivazione, energie ed idee nuove abbattute e m*ortificate, ascesa verso posizioni apicali di figuri in tutto simili ai propri mentori e, con ciò, assoluta garanzia di conservazione della specie.
Devo dire, ma non diciamolo a nessuno, che, sebbene ogni tanto mi capiti di scrivere qualche poesia "intimista", preferisco di gran lunga le filastrocche, soprattutto quelle allegorico-favolistiche e quelle per bambini...
Ciao
Gianluca