La definizione di Wikipedia da te riportata è parziale , quella integrale è :
"L'onestà (dal latino honestas) indica la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi. Questo comporta l'astenersi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che si esercita ed all'ambiente in cui si vive.
L'onestà si contrappone ai più comuni disvalori nei rapporti umani, quali l'ipocrisia, la menzogna ed il segreto.
In molti casi la disonestà si configura come vero e proprio reato punibile penalmente, ad esempio nei casi di corruzione e concussione di pubblici ufficiali. L'onestà ha infatti un'importante centralità nei rapporti sociali e costituisce uno dei valori fondanti dello stato di diritto."
Ecco , mi pare che la definizione non sia soddisfacente , forse il concetto è talmente astratto ed al contempo percepito cosi' realmente da sfuggire ad una definizione cosi' sintetica.
Se , "in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi" , i parenti delle vittime di un attentato intendessero farsi giustizia personale verso il presunto od accertato colpevole , è probabile che - benchè la legge indichi come "vero e proprio reato punibile penalmente" la vendetta e la giustizia fai date - moltissime persone riterrebbero legittimo e dunque anche moralmente ed universalmente valido farsi giustizia autonomamente.
Ecco , in questo esempio si intuisce come sia la moralità , che l' aspetto legale che vengono accostati al concetto di onestà allontanano più avvicinare dalla sua comprensione; comprensione per la quale - purtroppo - non possiedo definizione migliore.
12 anni e 5 mesi fa
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In lieve controcorrente con lo spirito olimpico ( quello che dovrebbe essere lo spirito olimpico) .
“L’importante non è affatto il trionfo, ma la competizione. L’essenziale non è aver vinto, ma essersi ben battuti”. --De Coubertin--
E se vuoi combattere degnamente ti consigliamo " Chinter Droghi' " ottimo per la marcia.
12 anni e 5 mesi fa
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"L'onestà (dal latino honestas) indica la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi. Questo comporta l'astenersi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che si esercita ed all'ambiente in cui si vive.
L'onestà si contrappone ai più comuni disvalori nei rapporti umani, quali l'ipocrisia, la menzogna ed il segreto.
In molti casi la disonestà si configura come vero e proprio reato punibile penalmente, ad esempio nei casi di corruzione e concussione di pubblici ufficiali. L'onestà ha infatti un'importante centralità nei rapporti sociali e costituisce uno dei valori fondanti dello stato di diritto."
Ecco , mi pare che la definizione non sia soddisfacente , forse il concetto è talmente astratto ed al contempo percepito cosi' realmente da sfuggire ad una definizione cosi' sintetica.
Se , "in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi" , i parenti delle vittime di un attentato intendessero farsi giustizia personale verso il presunto od accertato colpevole , è probabile che - benchè la legge indichi come "vero e proprio reato punibile penalmente" la vendetta e la giustizia fai date - moltissime persone riterrebbero legittimo e dunque anche moralmente ed universalmente valido farsi giustizia autonomamente.
Ecco , in questo esempio si intuisce come sia la moralità , che l' aspetto legale che vengono accostati al concetto di onestà allontanano più avvicinare dalla sua comprensione; comprensione per la quale - purtroppo - non possiedo definizione migliore.
“L’importante non è affatto il trionfo, ma la competizione. L’essenziale non è aver vinto, ma essersi ben battuti”. --De Coubertin--
E se vuoi combattere degnamente ti consigliamo " Chinter Droghi' " ottimo per la marcia.