Eccomi! Scusa per l' attesa stavo cercando di scalare l' himalaya :-)
Ho scritto qualche pagina per rispondere, ma prima della trascrizione mi sono reso conto che non ho neppure terminato di leggere uno solo dei diversi libri di Osho e già questo è un ottimo invito alla cautela. Non, in realtà, per la diffidenza verso le sue idee, ma per l' ignoranza di cui , è evidente, sono ancora proprietario a riguardo; inoltre la tua contestazione sull' omici dio, utilizzata per rendere assurdo il pensiero di Osho, è di difficile argomentazione, così come sarà difficile rispondere alla contestazione sul dolore.
In ciò che ho letto fin ora tutto ruota attorno ad un obbiettivo, alla vetta di una montagna ( samandi , l' estasi), la cui scalata deve essere compiuta per gradi Yama (autocontrollo), niyama ( diligenza) etc, etc...
Tutti i gradi intermedi sono imprescindibili dal ritorno; è il ritorno a ciò che siamo, all' abbandono, quindi, di ciò che non siamo( commento 5# : noi non siamo il nostro corpo, non siamo i nostri pensieri, non siamo neppure i nostri sentimenti) è il ritorno all' "innocenza fanciullesca".
10 anni e 2 mesi fa
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Ho scritto qualche pagina per rispondere, ma prima della trascrizione mi sono reso conto che non ho neppure terminato di leggere uno solo dei diversi libri di Osho e già questo è un ottimo invito alla cautela. Non, in realtà, per la diffidenza verso le sue idee, ma per l' ignoranza di cui , è evidente, sono ancora proprietario a riguardo; inoltre la tua contestazione sull' omici dio, utilizzata per rendere assurdo il pensiero di Osho, è di difficile argomentazione, così come sarà difficile rispondere alla contestazione sul dolore.
In ciò che ho letto fin ora tutto ruota attorno ad un obbiettivo, alla vetta di una montagna ( samandi , l' estasi), la cui scalata deve essere compiuta per gradi Yama (autocontrollo), niyama ( diligenza) etc, etc...
Tutti i gradi intermedi sono imprescindibili dal ritorno; è il ritorno a ciò che siamo, all' abbandono, quindi, di ciò che non siamo( commento 5# : noi non siamo il nostro corpo, non siamo i nostri pensieri, non siamo neppure i nostri sentimenti) è il ritorno all' "innocenza fanciullesca".