Se non erro, questa frase è stata estrapolata da un libro che ho acquistato tempo fa e che, una volta terminato, ha fatto il giro d' Italia per poi tornare presso la mia abitazione ieri, dopo circa un mese. Potrebbe apparire uno strano metodo per riassaporare il gusto di ciò che già possediamo, e probabilmente è davvero così, ma sono felice che il libro sia tornato a casa :-)
Il libro si intitola " yoga: il respiro dell' infinito" e ne consiglio la lettura a chiunque, ma specie a coloro che cercheranno di iniziare a leggerlo scrollandosi di dosso i pregiudizi o i preconcetti su questo autore che non è un filosofo, molti definiscono maestro e che si definisce un poeta.
Dai poeti, infatti, non ci si aspetta coerenza, non si pretende un sistema di pensiero coerente ed organizzato; loro possono tutt'al più mettere in bilico le nostre certezze, poichè contraddicendosi continuamente, seppure continuamente asseriscono cose apparentemente giuste, distruggono ogni certezza e creano sulle cose il dubbio prima ed il vuoto poi.
9 anni e 12 mesi fa
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Il libro si intitola " yoga: il respiro dell' infinito" e ne consiglio la lettura a chiunque, ma specie a coloro che cercheranno di iniziare a leggerlo scrollandosi di dosso i pregiudizi o i preconcetti su questo autore che non è un filosofo, molti definiscono maestro e che si definisce un poeta.
Dai poeti, infatti, non ci si aspetta coerenza, non si pretende un sistema di pensiero coerente ed organizzato; loro possono tutt'al più mettere in bilico le nostre certezze, poichè contraddicendosi continuamente, seppure continuamente asseriscono cose apparentemente giuste, distruggono ogni certezza e creano sulle cose il dubbio prima ed il vuoto poi.