Giuseppe Freda

Nella frase "Capisco perché i dieci comandamenti sono tanti..." di Konrad Adenauer
Vedi, io faccio due cose: accetto le persone per quelle che sono, e tento (tento soltanto) di comportarmi come io vorrei che si comportassero loro con me. Biasimo, redarguisco, taglio i ponti fittiziamente per dare una scossa, ma sono sempre lì, a disposizione pronto a dialogare e perdonare per quanto riesco (e chiedere anche perdono, perché di errori ne commetto tanti), e credo che questo possa essere importante.
     Se ci pensi, non esiste alcun valido motivo per cui un padre o una madre debbano usare benevolenza e perdonare tutto ai propri figli e non anche ai figli degli altri. Non c'è un perché. Evito, naturalmente, quelli che mi evitano. Sarebbe inutile perseguitarli. : )  Ma finché qualcuno discute, sia pure in maniera animata o offensiva, io rimango là.
     D'altra parte, sarebbe un non senso fare tante chiacchiere (tante "prediche" :), e poi, di fronte a un atto di intolleranza. o anche di disprezzo, chiudere la porta in faccia alla gente. Sei stata non solo testimone, ma protagonista, per il passato,di un caso in cui, a manifeste e conclamate proclamazioni di ortodossa fede cristiana, ha fatto inopinatamente seguito la chiusura di ogni dialogo, in una situazione in cui erano peraltro assenti sia intolleranza che insulti... Se io mi comportassi alla stessa maniera di fronte sia pure a piccoli insulti, cosa porrei in pratica di ciò in cui credo? Più o meno zero.  Almeno, operando come ho operato ed opero, faccio il 10% di ciò che è mio dovere fare (e non riesco mai a fare del tutto...  : ))
     Tu dici: la gente normalmente non cambia, avviene molto di rado.
     Eh, ti pare che non lo so?  : )))
     Ciò però non toglie che io debba fare il mio, solo e semplicemente perché sento di dover fare così. Volesse il cielo e avessi potuto avere occasione di discutere con coloro che CI chiusero la porta in faccia...
      Secondo te chi è più suscettibile di mutamento, chi dialoga, sia pure insultandoti, o chi tronca il dialogo di fronte a diverse opinioni che in ogni caso non erano insulti?  : )))
      Vedi come sono strane queste questioni: è in pratica questo il motivo per cui pubblicani e prostitute, da ormai più di 2000 anni, precedono scribi e farisei nel regno dei cieli...  : )))))))))))))))))))))))))))
     
       Alessà, hai capito che sei un pubblicano ??????  : )))))
11 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "La filosofia è sempre una forma di alto..." di Umberto Eco
Umberto Eco è stato uno dei più grandi bluff della letteratura e di certa pseudo cultura italiana del 900; e neanche l'unico, purtroppo.      Segnatamente, io non ho ancora conosciuto nessuno che abbia terminato di leggere Il pendolo di Foucault; e solo pochissimi che siano riusciti a raggiungere il traguardo del primo centinaio di pagine. Eppure dovunque mi recassi ne trovavo un esemplare in bella mostra, magari anche in bibliotecucce di soli 40 o 50 libri.
     "Stimola ma non stordisce, il gingerino Recoaro", diceva una vecchia pubblicità. La sfoggio di erudizione di cui molti "colti" di oggi fanno uso, invece, è solito stordire senza stimolare.
11 anni e 6 mesi fa
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Nella frase "Ognuno vale quanto ciò che ricerca." di Marco Aurelio
commento #9, postato da Giuseppe Freda, il 09/05/2013, alle 02:09:56

Mah... vedi, io non comunico alcunché alla ricerca di consensi, per svariati buoni motivi.
    Primo, perché del consenso altrui non avrei cosa farmene: è già tanto se (almeno per le cose fondamentali) riesco a procurarmi, di consensi, il mio.
    Secondo: perché la parola "consenso" presuppone qualcuno che "aderisce" all'idea di un altro, mentre invece è necessario che ciascuno si faccia le SUE proprie idee, che, se saranno sue proprie, mai e poi mai potranno essere in tutto identiche a quelle altrui.
     Terzo, scendendo ancora un po' più nel profondo: perché il mio "insegnamento" è che occorre sempre e senza sosta CERCARE, e diffidare dall'aver trovato, perché su 100.000 che riterranno di aver trovato, novantamila avranno fotocopiato idee altrui senza averle trovate dentro di sé, altri 9.999 avranno semplicemente trovato una scusa o un abbaglio per smettere di cercare, e forse solo UNO avrà trovato una grande certezza: la certezza di non poter trovare altro che (forse) se stesso.
     Se stesso. Riflesso in uno specchio. Qui hai ragione.
     E questo specchio, lo sai cosa è? Sono gli altri.
     Anche tu, " Karim sensibile ", nella tua veste avvilente di voce lillipuziana e malevola della mia  improbabile pseudo-coscienza.
    Infatti gli errori di uno sono gli errori di tutti; ma anche i meriti di uno sono i meriti di tutti. Perché, come è per tutti, anche tu sei me, ed anche io sono te. Anche se per ora, pur sapendolo, ti rifiuti di crederlo. C'è dunque, mentre neanche lo sappiamo, chi costruisce noi stessi; perché tutti, in definitiva, lavoriamo per tutti. Che lo vogliamo o no. Anche quando distruggiamo: per via di una sorta di magico filtro che, prima o poi, muta anche le distruzioni in edificazioni.
11 anni e 6 mesi fa
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