Io credo che queste ultime conclusive (speriamo) affermazioni illustrino meglio di ogni altro discorso:
- cosa ho voluto dire
- perché ho voluto dirlo
- cosa bisogna sperare
- cosa bisogna fare.
Punto.
Credo del resto di essere in buona compagnia: ecco cosa pensa del M5S, nella trasmissione Report, la Gabanelli, risultata prima alle "quirinarie" del piffero, quando ancora Grillo credeva di poter "fregare" anche lei:
www.youtube.com/watch?v=cj8kKWCFdwU
11 anni e 4 mesi fa
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Io invece concordo in pieno con l'autore della frase, ma per ragioni più profonde di ciò che potrebbe sembrare.
Bene a e male fanno parte, come il bianco e il nero, il bello e bru*tto, eccetera, di quelle categorie che appaiono inconciliabili alla nostra ragione, e che viceversa convivono fuse nella nostra esperienza quotidiana, in infinite sfumature di grigio, o se si vuole di bello/bru*tto, o di bene/male. Sono categorie RAZIONALI: dipendono, senza possibilità di equivoco, dalla ragione: non appartengono al novero di ciò che esiste, ma di ciò che viene pensato.
Mi pare esatto, quindi, asserire che bene e male, non esistessero prima che l'uomo li pensasse, come dice la frase.
Mi rendo conto però che il problema non possa risolversi così semplicisticamente: occorre andare più a fondo. (segue)
11 anni e 4 mesi fa
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- cosa ho voluto dire
- perché ho voluto dirlo
- cosa bisogna sperare
- cosa bisogna fare.
Punto.
Credo del resto di essere in buona compagnia: ecco cosa pensa del M5S, nella trasmissione Report, la Gabanelli, risultata prima alle "quirinarie" del piffero, quando ancora Grillo credeva di poter "fregare" anche lei:
www.youtube.com/watch?v=cj8kKWCFdwU
Bene a e male fanno parte, come il bianco e il nero, il bello e bru*tto, eccetera, di quelle categorie che appaiono inconciliabili alla nostra ragione, e che viceversa convivono fuse nella nostra esperienza quotidiana, in infinite sfumature di grigio, o se si vuole di bello/bru*tto, o di bene/male. Sono categorie RAZIONALI: dipendono, senza possibilità di equivoco, dalla ragione: non appartengono al novero di ciò che esiste, ma di ciò che viene pensato.
Mi pare esatto, quindi, asserire che bene e male, non esistessero prima che l'uomo li pensasse, come dice la frase.
Mi rendo conto però che il problema non possa risolversi così semplicisticamente: occorre andare più a fondo. (segue)