Molto spesso siamo cattivi critici di noi stessi, critichiamo facilmente gli altri ma difficilmente lo facciamo con noi stessi e ci chiediamo perchè abbiamo tutto quest'odio per chi ci lascia... credimi, ci sono passato, ho pianto e sofferto, sin quando non ho compreso che la colpa non è mai solo da una parte, ognuno ha la proprie colpe, dunque, cominci ad odiare te stesso perchè non sei potuto essere migliore, poi da li si ricomincia... cominciare ad amare sè stessi è l'inizio di una lunga storia d'amore, diceva qualcuno, l'odio che nutriamo può sempre tramutarsi in amore, l'indifferenza è complicata...
14 anni e 10 mesi fa
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io sono arrivato a quel punto, odiando l'altra persona, odiando me stesso, superando il momento, ricostruendo l'amore per me stesso e poi quello verso gli altri... ho scelto di amarmi
14 anni e 10 mesi fa
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ti racconto una storia, forse la conosci, spero di non annoiarti...
"Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco. Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro. Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento. L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.Non fu mai capace di volare. Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Era la forma con cui la natura la faceva crescere e sviluppare. A volte, lo sforzo, la sofferenza, é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Se vivessimo la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare."
14 anni e 10 mesi fa
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I ricordi sono la sola cosa che ci lega al passato, eppure solitamente tentiamo di rimuovere quelli negativi, non capendo che tutto è esperienza e passioni indebellabili... sei saggia, mi piaci... brava!!!
14 anni e 10 mesi fa
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Molto bella come frase, anche se a prima vista non si comprende che "noi ci conosciamo" non è introspettivo... io l'avrei scritta in modo diverso, ma comunque è molto profonda, complimenti
14 anni e 10 mesi fa
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"Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco. Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro. Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento. L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate.Non fu mai capace di volare. Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Era la forma con cui la natura la faceva crescere e sviluppare. A volte, lo sforzo, la sofferenza, é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Se vivessimo la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare."