Mauro Lanari

E infatti La nausea è di Sartre. M'hai risposto prima che potessi rieditare eliminando lo svarione. A proposito di "positività assoluta".

Più ritualistico di così si vive.

1) La malsan'idea che "dalla sofferenza l'insegnamento", "dal dolore la conoscenza", origina col pàthei màthos (πάθει μάθος), verso 177 dell'Agamennone di Eschilo. S'era nel 458 a.C. e all'epoca il pensiero greco era per l'appunto tragico. In realtà dal dolore s'impara solo a soffrire, o a "soffrire diversamente".
2) Chi può estrapolare da veggente o futurologo se la nostra condizione rimarrà sempre questa?

Storico tentativo dei teologi cattolici, 2a metà del secolo scorso, di contrapporre le virtù teologali pur di recuperare dalla finestra della speranza ciò che la verità/fede dogmatica del magistero ecclesiastico ha gettato via dalla porta. Basi bibliche neotestamentarie paoline, nell'"inno alla carità" (che "tutto spera": 1Corinzi 13, 7) e in Romani 4, 18  ("[Abramo] ebbe fede sperando contro ogni speranza"). Risultati ottenuti finora: mediocri.

Haec ornamenta mea: "ecco i miei gioielli" (Cornelia, madre di Tiberio e Caio Gracco, 189 a.C.? – 110 a.C. circa).

Allora dove vorresti seppellirlo, per esclusione in acqua?

Il terz'incomodo che ti "scòglio-na" la relazione amorosa sopraggiunge solo quando la relazione non è più percepita così appagante e piena da escludere spazio o posto per altri, altre, altro.

"Stupefacente"? Cambia pusher.

C'è una speranza infìda e perfida: quella che ipoteca il futuro opponendosi a un sostanziale cambiamento dello status quo.

Winston Churchill: https://www.pensieriparole.it/aforismi/politica/frase-9260.