Mauro Lanari

I film d'exploitation non l'ha cert'inventati Tarantino, però è colui che più d'ogni altro s'è impegnato a sdoganarn'il genere contagiando l'intera cinematografia mainstream. Così oggi non c'è film che non rimpiazz'i colpi di scena coi colpi bassi e l'emozioni palpitanti con le pulpitanti.

Apolide?

Il paradosso è solo in apparanza:  il "male innocente" lo si ha sempre e comunque, poiché niente e nessuno è mai stato libero d'autodeterminarsi positivamente, quindi  non sussiste dolo. E pure la c.d. "responsabilità oggettiva", nel predeterminismo destinale che muove il cosmo, non ha alcun valore etico: ogni maleficio minerale, vegetale, biologico, animale, antropico segue leggi fatalmente già prestabilite, e prestabilite nuovamente da niente e nessuno.

Ma se qui di fianco mi ricordano col banner che "Forza! Mancano solo 100 giorni a Natale (+ smile)", io mi placo. Non vorrei perdermi un'altr'eventuale opportunità per finire con la testa nel pallone delle loro mongolfiere. Comunque grazie dell'interessamento verso il mio stato di salute, stato apolidissimo. Sto monitorand'il mio livello di costipazione, e in effetti qualche scorreggina mi scappa, spesso e benvolentieri.

Kafka parlerebbe d'"avvocatura metafisica" se non apocalittica: "l'accusatore" (Ap 12, 10) vs. lo Spirito Paraclito (Vulgata, Giovanni 14, 16; 15, 26; 16, 7), e Paraclito come Consolatore poiché ancor prima colui che assiste e soccorre nel processo, l'avvocato difensore. Da non dimenticare poi la Madonna, definita nel "Salve Regina" "avvocata nostra". Lo scenario è insomma quello del Giudizio universale.

Alla faccia dell'"amicus Plato, sed magis amica veritas".

JHWH aveva un'identità sessuale?