Bella...! Molto bella! Dolcemente malinconica ma vestita di segreta autoironia che riscatta la mortificante attesa in un sorriso alla vita. Pulita, semplice, straordinariamente efficace: arriva subito là, nelle più profonde e intime stanze della nostra coscienza interiore.
Complimenti!
14 anni e 4 mesi fa
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Gentilissimo Marco, ho trovato questo tuo testo talmente bello e profondo che mi ha subito ispirato dei versi. Se mi permetti li inserisco qui e a te piacendo sarei ben lieto di inserirli tra i miei contributi, indicando te e questa pagina come fonte ispiratrice.
Resta l'amore e resta nel cuore
e a volte rimesta nell'alma depressa
ricordi lontani come urla di cani,
spiagge dorate di luce inondate,
e sogni notturni di rari unicorni
e teneri abbracci, fantastici intrecci.
Ma resta l'Amore, resta nel cuore;
ne resta il profumo, l'essenza ed il grumo,
il sapore di sole, l'odor delle viole,
della luna l'incanto e il sale del pianto.
Resta l'amore e resta nel cuore
che visse il delirio del dolce martirio
del giglio reciso per un paradiso
fatto di sguardi, d’intese, di dardi,
incaute promesse, perdute scommesse.
Resta l’amore e resta nel cuore:
nel cuore resta, dell’amore, la festa.
14 anni e 4 mesi fa
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Sebbene il linguaggio non mi pare sia consono al livello qualitativo del sito, devo riconoscere l'efficacia strumentale ed espressiva dell'aforisma qui proposto. Infatti se ne può ricavare una lettura in chiave semantica laddove si attribuisca all'escremento citato la valenza di "residuo interiore" ovvero accumulo stratificato di "cibo" indigesto. In tal senso si può ritenere la frase come un'esortazione a vergare sui muri (e quindi esternare a chiare lettere) la propria rabbia interiore (la "merda") per denunciare le storture e le contraddizioni della società e della vita quotidiana.
Voterò magnanimamente la frase anche se auspico un uso solo simbolico dell'intento descritto.
Complimenti!
Resta l'amore e resta nel cuore
e a volte rimesta nell'alma depressa
ricordi lontani come urla di cani,
spiagge dorate di luce inondate,
e sogni notturni di rari unicorni
e teneri abbracci, fantastici intrecci.
Ma resta l'Amore, resta nel cuore;
ne resta il profumo, l'essenza ed il grumo,
il sapore di sole, l'odor delle viole,
della luna l'incanto e il sale del pianto.
Resta l'amore e resta nel cuore
che visse il delirio del dolce martirio
del giglio reciso per un paradiso
fatto di sguardi, d’intese, di dardi,
incaute promesse, perdute scommesse.
Resta l’amore e resta nel cuore:
nel cuore resta, dell’amore, la festa.
Bravissima. Complimenti!
Voterò magnanimamente la frase anche se auspico un uso solo simbolico dell'intento descritto.
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Ti ringrazio per l'apprezzamento mostrato.