Scritta da: STEFANO BENVENUTI
Con elementi logici è possibile confutare elementi religiosi ma non è possibile il contrario.
Composta lunedì 7 dicembre 2015
Con elementi logici è possibile confutare elementi religiosi ma non è possibile il contrario.
Il credente è stato plagiato nell'età dello sviluppo e va bene, ma chi cambia religione da adulto, non ha capito che appartengono tutte al nulla.
La religione è l'alibi perfetto: nel nome di un Dio che nessuno ha mai conosciuto, ci si aggrega, ci si isola, si può fare la guerra, violentare, discriminare, uccidere, commerciare ma, soprattutto, esercitare il potere.
Ho fede nella ragione, la ragione mi da fede.
Dio non esiste.
Esiste il Male ma non il Suo contrario.
Lascia perdere inutili preghiere e litanie.
Volgi lo sguardo al tuo compagno di strada, fai tua la disperazione del pellegrino errante. Questo ti darà il sollievo dalla sofferenza e la libertà.
Non mi chiedo se credere in Dio, ma se credere a chi crede in Dio.
Mai come in campagna elettorale si vedono peccatori insegnare catechismo, tanto quanto atei confidare in Dio.
Un ateo forse andrà all'inferno, ma di certo un cristiano non andrà in paradiso.
La verità è che non c'è nessun "Dio vede e provvede". Se sali su di un ponte e ti getti giù, nessuno ti salverà, almeno che la fortuna non ti assista e un passante fermi il tuo folle gesto. Siamo soli.
Le religioni affermando di possedere verità assolute e incontestabili, non potranno mai affrontare una discussione onesta e logica con nessuna persona razionale.