Scritta da: Francesco Avella
in Frasi & Aforismi (Atei)
Noi atei aspiriamo a rendere il mondo un posto più razionale, libero dalla miriade di mali derivanti dal pensiero religioso.
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Noi atei aspiriamo a rendere il mondo un posto più razionale, libero dalla miriade di mali derivanti dal pensiero religioso.
Non avrai altro Dio all'infuori di me, è il primo comandamento di un Dio mediocre costruito ad immagine e somiglianza dell'uomo mediocre. Chi crea, ha ambizioni più grandi per la sua opera, del farla vagare nel mondo come una pecora ignara. "Adesso vai e stupiscimi, non avrai bisogno di alcun Dio, perché tutte le possibilità sono dentro di te". Sarebbe stato questo il primo comandamento di qualcuno meno simile a un uomo, e più simile ad un Dio.
L'ateo è tale perché osserva l'universo con obiettività, senza abbellirlo con credenze che servono per coccolare l'ego dell'uomo e illuderlo di essere qualcosa di speciale.
Ma perché siamo stati creati / costruiti da "Dio"... ?
Mi spiego meglio...
Secondo molti Dio è perfetto, onnipotente e onnipresente...
Se veramente fosse così, non avrebbe bisogno di nulla, tanto meno di noi così "imperfetti"...
Se io costruisco un qualcosa è perché mi serve. (Non per farmi adorare... non mi serve l'adorazione).
Se Dio fosse veramente così buono dovrebbe una volta per tutte farsi vedere e dirci ecco sono io, ci sono, seguitemi... e non starsene in silenzio e farci agire rovinosamente per noi e per questo nostro pianeta meraviglioso (che ormai sta andando distruggenfosi per colpa nostra)...
Per me Dio non esiste e se esiste non sta agendo da Padre buono.
In una società razionale il termine "ateo" non esisterebbe nemmeno, perché la credenza chiamata "Dio" verrebbe usata come favola per bambini alla pari di Babbo Natale e diventerebbe inutile, in età adulta, affermare di non crederci più.
Il mondo si divide in due macro categorie di persone. Gli stupidi, che per fede credono che tutto nasca da un Dio onnisciente. Quelli più stupidi che per ignoranza credono che tutto nasca dal caso.
Beati gli atei, perché di essi è il regno della Terra.
La ruota che gira è come l'esistenza di Dio, una balla di cui si rimpinza l'uomo per tenere vive le speranze di un futuro migliore. A chi va male girano solo due cose: le lancette e le palle.
Sapendo che sulla Terra nessuno ci ama si è inventato Dio nella speranza che almeno lassù qualcuno lo faccia.
L'ateo è un inconsapevole credente dell'oltre che non vede, ma che cerca furiosamente.