Scritta da: Souad Kalil
Chi ti dà la sua fiducia non devi tradirlo.
Composta domenica 24 febbraio 2013
Chi ti dà la sua fiducia non devi tradirlo.
In questi giorni ho pensato spesso a te, a come stai, a cosa fai, se hai ancora le stesse abitudini, se prendi ancora il caffè alla stessa ora ogni giorno, se hai cambiato casa come volevi e se fai ancora fatica a orientarti quando è buio e la luce è spenta, se fai ancora tutto di fretta perché sei sempre in ritardo. E, credimi, ti ho pensato talmente tanto che, se non ti sei ancora strozzato con il caffè, se non hanno dovuto amputarti il mignolo perché l'hai sbattuto troppo forte, se non ti sei rotto l'osso del collo mentre scendevi di fretta le scale è un miracolo.
La mia mente è come un salvadanaio, se si rompe escono mille idee al secondo.
Mille scemenze non fanno una parola buona, così come mille scemi non valgono una persona buona.
Aspetta un attimo, adesso vengo, ti lascio legato con una corda su una strada e scappo via. Così vediamo cosa si prova ad abbandonare un animale, anzi per farla più reale ti tappo la bocca, così non puoi chiamar né aiuto né i tuoi simili parassiti.
Per esprimere un tuo pensiero, parli, parli, parli con paroloni che sembrano venir dallo spazio, creando intorno a te una bolla di superbia e arroganza. A me servono poche righe per semplificare il tutto, anzi per te uso una sola parola... (a te l'immaginazione) già la vita è complicata, ti metti tu con i tuoi comizi, che mi fai venir il mal di saputello.
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.
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L'uomo che nel suo piccolo, con piccoli passi non sa lottare diventa ben presto un uomo di argilla.
In pubblico ci mostriamo forti, ma nel privato come sei realmente?
Sai quando ti accorgi che sei solo? Nel momento del bisogno. Quando ti senti, nullo, indifeso? Quando la vita ti da dei grossi ceffoni. Quando vedi che non puoi far nulla contro il volere del destino, di Dio, mediti e ti senti spaesato, inerme di fronte a una volontà molto superiore alla tua, non ti restache piangere e pensare che sei una piccola particella in questa vita.