Perché non è quello che noi diamo a noi stessi ma quello che noi diamo agli altri a renderci immortali, quella verità di proporsi per costruire e non per mascherare, quella verità che è ciò che noi possiamo dare agli altri e gli altri possono dare a noi. Insieme.
La dolcezza è voglia di accarezzare la vita, sentirla, sfiorarla. Non si può negare l'emozione intensa. L'emozione va vissuta e non segregata perché è quel rossore che è in noi: sembra impedirci ma vuole spingerci. Bisogna lasciarsi spingere, altrimenti si torna alla durezza, a quella durezza che, forse, diviene quotidianità. Allora, perché frenarci?