Scritta da: Andrea Manfrè
Nulla è da temere da un uomo che pensa abitualmente alla morte.
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Nulla è da temere da un uomo che pensa abitualmente alla morte.
Un libro che per sé non valga nulla, ma sia difficile da trovare, diventa pei bibliofili di professione un libro prezioso.
Certi bibliofili fanno all'amore cui libri e a un dipresso come gl'impotenti fanno all'amore colle donne.
Chi fa un libro ci mette dentro, di solito la parte migliore di sé; e per questo, conversare con i libri, è più piacevole che conversare con gli uomini.
La lettura di un libro, che meriti d'essere letto, dovrebb'essere una specie di copula, non soltanto piacevole, ma anche feconda.
La verità è quella cosa che non può essere negata, senz'essere, a un punto stesso, affermata.
Essere modesto è spesso più facile a chi abbia fatto qualcosa che a chi non abbia fatto mai nulla.
Quand'ebbe creato il mondo, il Padre Eterno lo giudicò, dicendolo buono; lo che prova che la critica è coeva della creazione.
Chi non riesce a trovare in se stesso le ragioni e i modi dell'equilibrio morale, non ispiri di trovarli intorno a sé.
Quanto più lo spirito si allarga, e tanto meno posto vi possono trovare l'odio e l'invidia.