Scritta da: Absenthia
Perché bevo? Perché non riesco ad affrontare la vita quando sono sobrio.
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Perché bevo? Perché non riesco ad affrontare la vita quando sono sobrio.
Tanta gente urla la verità, ma senza stile è inutile, non serve.
Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova.
Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi,
si tratta fondamentalmente della paura di essere soli.
Invece a me fa paura la folla...
Non possiamo ingannare la morte ma possiamo farle fare così tanta fatica che quando arriverà a prenderci saprà di avere ottenuto una vittoria altrettanto perfetta della nostra.
Che tristezza. È triste, per davvero, che campiamo tutti quanti come idioti, e alla fine moriamo.
È poca la gente con cui possa trovarmi in una stanza per più di cinque minuti senza sentirmi stomacato.
Signori, arriva il momento, nella vita di un uomo, in cui questi deve decidere fra resistere e scappare. Io scelgo di resistere.
Per me la morte significa ben poco. È l'ultimo scherzo in una serie di brutti scherzi.
Il cibo fa bene ai nervi e allo spirito. Il coraggio viene dallo stomaco. Tutto il resto è disperazione.
Sai, molto tempo fa cercavo di combattere la felicità; mi dicevo: chiunque è felice ha qualcosa di sbagliato, pensa in un modo distorto. Oggi non lo faccio più, e mi dico: se è possibile essere felici, lo sarò. Non farò il difficile e anche se non sarà la felicità perfetta non farò lo schizzinoso. Mi prenderò tutta la felicità che posso prendere.