Scritta da: Absenthia
Tanta gente urla la verità, ma senza stile è inutile, non serve.
dal libro "Musica per organi caldi" di Charles Bukowski
Tanta gente urla la verità, ma senza stile è inutile, non serve.
È poca la gente con cui possa trovarmi in una stanza per più di cinque minuti senza sentirmi stomacato.
Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.
Quello che più mi piace, mi sa, è che nel tempo tutto si risolve, si aggiusta, si cicatrizza, indipendentemente da quel che penso o faccio...
La mia unica ambizione è quella di non essere nessuno, mi sembra la soluzione più sensata.
Era un buon momento. Quello che non riuscivo a tollerare era il pensiero che un giorno tutto sarebbe finito in niente. Gli amori, le poesie, i gladioli. Ci saremmo ritrovati imbottiti di terra come panini.
Guerra, guerra, guerra il mostro giallo, la divoratrice di anime e corpi. Guerra l'indescrivibile, il piacere del folle, l'ultimo argomento a disposizione degli uomini non cresciuti. Deve esistere per forza? E noi? E intanto ci avviciniamo all'ultimo lampo, all'ultima chance che ci resta. Resta soltanto un fiore, un solo istante per respirare così.
Non che fosse cattivo, però, solo stupido. Bisogna aver pazienza, con gli stupidi, perché le puttanate che fanno le fanno senza cattiveria. È la cattiveria, che fa incazzare.
Gioventù, brutta stronza, dove sei finita?
La differenza tra l'arte e la vita è che l'arte è più sopportabile.