Scritta da: Chiara Micellone
Ho sofferto, a volte soffro ancora. Ma non me ne vergogno. Spesso faccio ancora la vittima, poi mi ricordo che un giorno ho imparato che lo sono anche gli altri, di tanto in tanto, che è la vita.
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Ho sofferto, a volte soffro ancora. Ma non me ne vergogno. Spesso faccio ancora la vittima, poi mi ricordo che un giorno ho imparato che lo sono anche gli altri, di tanto in tanto, che è la vita.
Se solo capissi quanto è visibile la tua debolezza dietro tutta quella sicurezza ostentata. Se solo capissi quanta compassione c'è dietro il mio cumulo di falsa indifferenza.
Certi comportamenti sono difficili da capire semplicemente per la scarsa maturità delle persone.
In certi casi le incomprensioni sono un bene, e sono quei casi in cui si risolvono con il tempo, che ammorbidisce la verità e la fa diventare meno scomoda.
Crescendo certe rabbie si trasformano in semplice compassione.
Oltre l'apparenza di una sicurezza ostentata si nasconde una grande fragilità interiore e la consapevolezza di chi dentro la porta. Lascia andare queste persone, non le ferire ulteriormente, ma allontanati perché non è neanche giusto che ti faccia male tu.
I ladri di idee mi fanno pena, perché un uomo senza creatività è un uomo morto.
Dietro ogni battaglia che mi hai mosso contro ho visto una guerra che combattevi con te stesso.
Essere egoisti non è poi cosi sbagliato dal momento che viviamo con noi stessi 24 ore su 24. Inoltre sarebbe giusto ricordare che, nella maggior parte dei casi, l'alternativa è farsi marcire il fegato come dei masochisti.
Dalla porta dei tuoi giorni lascia pure che le persone entrano ed escano a loro piacimento, ma bada bene di chiudere a chiave quella del cuore.