C'è una grande forza, quella di lasciare che le cose facciano il proprio corso. Non è della rassegnazione che parlo, bensì della consapevolezza che non possiamo avere il controllo su tutto, ma solo su quello che possiamo.
Ci sono persone che fanno finta di dimenticarti, prendono altre strade, e te lo dicono persino, magari con un gesto vendicativo, ma te lo fanno pur sempre capire. Poi ci sono quelle che ti dimenticano per davvero, e te ne accorgi ancora di più perché ti stanno vicino, non dicono nulla, e camminano per la propria strada.
Il peggio del peggio arriva quando qualcuno ti dimentica per davvero, quotidianamente, anche se è lì accanto a te. Perché sai che non lo fa apposta, che la sua vita non si incontra, non si può più incontrare con la tua. Non puoi nemmeno arrabbiarti con il destino, perché infondo non sei nemmeno certo della sua esistenza. L'unica cosa di cui sei sicuro, è che qualunque cosa tu faccia non ne varrà più la pena.
Il cattivo umore devi lasciarlo andare, come una brutta abitudine, metterci una base sopra e farlo scivolare via dai tuoi pensieri. Lentamente, come una danza.
Ti do un ultimo e utile consiglio: non trattenerti, corri, vai, fino a schiantarti contro il muro del tuo orgoglio. Capirai tante cose, per esempio che tutti resteranno illesi e l'unica vittima sarai tu.
Quando la nostra mente è impegnata in qualcosa di costruttivo, non ci viene in mente di distruggere qualcos'altro. Io penso che, non tutto, ma la maggior parte delle relazioni e dei progetti finisca nei momenti morti, perché come un'influenza contagiano tutto ciò che ci circonda. Un momento morto spesso e volentieri ci fa veder morto tutto il resto.
Ladri di tempo e di sogni: sono quelli che disturbano gli altri nel proprio mondo, senza uno scopo ben preciso, attirano la loro attenzione, fingono di aprire le porte del proprio cuore. E poi, appena riescono nel loro obiettivo, che nasce da motivazioni inesistenti, si dileguano, si allontanano da chi sono riusciti ad abbindolare. Questa non è astuzia, questa è cattiveria.