Certe persone né restano, né vanno via: semplicemente si divertono a giocare a nascondino. Quando si rendono conto del fatto che una persona non è più lì per loro si dispiacciono, non tanto per la sua assenza, quanto per il fatto che ha smesso di giocare.
Era innamorata, non perché per lui sarebbe andata in capo al mondo, ma perché per la prima volta sarebbe andata anche in capo al mondo con qualcuno: perché lo desiderava, perché non aveva più paura.
Le ripicche, la vendetta e la cattiveria sono le più comuni, nonché migliori scuse volte a giustificare la paura. La brutta notizia è che non funzionano, perché si va inevitabilmente incontro a ciò che si teme.
Bisogna imparare a offrire più occasioni a se stessi, e a risparmiare su quelle che regaliamo agli altri. L'obiettivo non è diventare avari, ma non finire sul lastrico.