Scritta da: Fabio Privitera
Si scrive sempre di ciò che si è vissuto, persino quando lo si è immaginato soltanto.
Composta venerdì 11 settembre 2015
Si scrive sempre di ciò che si è vissuto, persino quando lo si è immaginato soltanto.
La mente soffre delle proprie apparenze, per rifugio o per inganno.
Il silenzio non è interpretabile. Il silenzio o lo si sente o è davvero niente.
Se alla prima folata di vento il suo amore è volato via allora era soltanto fieno che, una volta acceso, fa una gran fiammata e in fretta si estingue.
Non è il traguardo che ci si è prefissi a contare realmente ma come ci si arriva, non è quindi il sogno la meta, ma il miglioramento di sé attraverso il percorso che si fa per arrivarvi, e magari accade anche che strada facendo ci si accorga di voler altro e di poter fare altro, e non sarà allora una rinuncia ma la conquista della propria prospettiva di vita.
Amare è l'assoluzione da ogni ricordo.
Dove nessuno si è mai addentrato, c'è sempre qualcosa che mai nessuno ha trovato.
Trasformare un bel ricordo in un rimpianto è la mancanza più infausta che possiamo infliggere a noi stessi.
Quante lacrime quel giorno, quante oggi, e dentro ogni istante che ne richiama il ricordo. Gocce, che a metterle insieme si formerebbe un mare, come quelle persone, precipitate, che di un mare erano solo gocce ma che, senza colpa o onore, hanno firmato, con il loro nome, la storia. Non fu solo la fine della pace, fu l'annientamento di ogni fede. Eppure è dalla distruzione che si può rinascere più forti, che si possono debellare le regole assordanti di un potere arrogante che, non potendo vincere con legittimità, uccide rivelando quanto, in realtà, sia fatto di vili, deboli e inetti e come tali, capaci di vincere solo così: uccidendo i forti che hanno nel cuore il valore della vita, delle emozioni e la fede nel domani, e che sono molto più numerosi dei primi. Ma quando la paura sarà passata e il mondo uscirà dal silenzio, allora, in quel momento, potremo cantare che siamo tutti dei sognatori e che il mondo è un sogno che abbiamo saputo, infine, costruire.
Oggi il mondo è più silenzioso.