Scritta da: Fabio Privitera
Una donna felice non chiede nulla al suo uomo. Se lo fa, preoccupati.
Composta domenica 4 marzo 2012
Una donna felice non chiede nulla al suo uomo. Se lo fa, preoccupati.
Quanto siamo buffi. C'è chi fa i salti mortali per rendersi presente nei nostri pensieri, e finiamo per pensare a chi non fa poi molto. Penso che ognuno abbia una chiave per i pensieri di un altro ma non sa dell'esistenza di questa chiave, non sa come si usa né con chi usarla. In realtà è la chiave che fa tutto da sé. Quando incontriamo qualcuno lei prova e, se riesce, diventiamo il pensiero di quella persona. Questo senza volerlo, a volte con piacere, quando il pensiero è reciproco. Credo che ciò dipenda dal fatto che la coppia di chiavi in gioco faccia parte o meno dello stesso mazzo.
La vita è la danza del caos. Nulla è certo in una danza caotica, ogni passo non è la simmetrica conseguenza del precedente, ma l'interpretazione soggettiva e del mondo, e solo quando, in questa soggettività delle parti, si mantiene l'armonia dell'insieme che la danza è eterna.
Quando si provano delle emozioni è difficile dare il giusto peso alle parole che esprimono quel che si prova. La frenesia e la gioia a volte, il dolore e la paura altre, fanno agire di impulso e non è raro che le parole che si pronunciano perdano la sfida con il tempo. Si dovrebbe sempre attendere che l'emozione diventi un sentimento maturo affinché le parole acquisiscano lo stesso valore dei fatti che li accompagnano e la maturità tale ad assumersi la responsabilità di chiedere scusa qualora non si riesca a mantenere una promessa.
Aveva paura di ferire e nello stesso tempo di essere giudicato, così ometteva o si nascondeva dietro qualche fantasia che riusciva a spacciare per verità. Era come se andasse in giro armato di un coltello giocattolo, di quelli con la lama in plastica retrattile con l'intento di intimidire ma senza il coraggio di affondare il colpo mortale nella sua vittima.
La vita potrà anche essere dura, durissima, ma senza un sogno o una speranza sarebbe persino impossibile e insensato vivere.
Ciò che ci lasciamo alle spalle resta comunque all'ombra della nostra schiena.
La natura è semplice, elementare. È la mente che comincia a ragionare accartocciandosi su se stessa.
Non esistono mentalità maschili e femminili, se non nella mente di maschi e femmine.
Credete al sesto senso, all'intuizione? Dovreste, ma non dategli un significato. Accettatelo per ciò che vi suggerisce, seguitelo, vi porterà a qualcosa di molto importante, di cui ignorate l'esistenza o a cui non avreste mai pensato ma, affinché funzioni, non attribuitegli nulla di ciò che potrebbe rispondere a un vostro desiderio o speranza. Vi devierebbe e potreste finire per non arrivare mai alla vera fonte di quell'intuizione.