Scritta da: Fabio Privitera
in Frasi & Aforismi (Saggezza)
Si invecchia dal momento in cui si smette di imparare, si muore dal momento in cui si dice "so tutto della vita".
Composta domenica 10 novembre 2013
Si invecchia dal momento in cui si smette di imparare, si muore dal momento in cui si dice "so tutto della vita".
Le belle parole molte volte non dicono nulla sulla verità, ma il loro suono, la sintassi con cui ricamano la frase in cui sono incastonate, disegnano un quadro talmente elegante e accattivante, che è inevitabile credere a loro.
Questo spesso accade anche con le persone.
Bisognerebbe cogliere ogni possibilità che la vita ci offre per rendere felice, alleviare lo sconforto, di chi ci sta a cuore.
Prima di innamorarci sappiamo che ognuno ha un cuore. Dopo pensiamo che un cuore solo batta per due. Alla fine iniziamo a credere che solo noi abbiamo un cuore che arranca nello stare dietro a un sentimento che non ci appaga.
Con tutti questi "luoghi comuni" non c'è da meravigliarsi che sia così difficile riuscire a trovare il proprio.
I processi intimi della natura sono così difficili da essere colti dalla mente umana che è inevitabile che essa ne percepisca mistero e magia. Il miracolo è sempre in ciò che di meraviglioso germoglia senza che vi sia un apparente ordine prestabilito.
Perdersi è un po' ritrovarsi in una realtà diversa da quella che si conosceva, di se stessi e del mondo.
Accade di ritrovarsi con gli occhi su una persona che somigli a quella che risiede assiduamente nei nostri pensieri. No, non sono solo gli occhi. Quando camminiamo per strada incrociamo decine di profumi, e ci voltiamo, spesso sconcertati, un po' intimiditi, per scoprire il viso del portatore. Di profumi non ce ne sono poi molti, non sono come gli odori personali, che caratterizzano ognuno. Il profumo copre l'odore personale, lo rende equivoco e confonde. Così, imbarazzati dall'abbaglio ci rifugiamo nella nostra mente e allarghiamo il ricordo. Una sensazione corrente funziona come una lente di ingrandimento su quei pensieri che la mente è riuscita a portare sul fondo ma che stanno lì in attesa che qualcosa nel mondo li riporti in superficie e, come un sasso gettato su essa, si espandano fino a raggiungere i margini della nostra coscienza.
Quando si comincia qualcosa c'è sempre un misto di ansia ed entusiasmo che avvolgono il sentimento di curiosità che accompagna il cambiamento. Entrambi, ansia ed entusiasmo, spingono verso il polo di tale principio, come l'equilibrio tra le correnti e l'umidità al principio delle nuvole.
La falsità urla la propria ragione d'essere inconfutabile. La verità sorride silenziosa ed aspetta cauta il proprio divenire.