Solo colui che non dubita di se stesso e delle sue reali capacità può creare intorno a sé un gruppo fedele, perché genuino ed esaltante sarà l'entusiasmo che le sue parole desteranno.
Il troppo pensare può portare a sciagurate indecisioni. Come si può fattivamente agire se la decisione viene perpetrata così a lungo da impedire di colpire al momento giusto?
Mai lasciare che chi non è preparato pervenga al potere e chi non è degno turbi la quiete. Così come è meglio evitare di chiedere consigli a chi si suppone non essere all'altezza. Solo così il saggio crea le basi della sua sicurezza personale.
Cos'è la modestia? È semplicità nel porgersi senza pretese, nel mostrare i propri sentimenti senza vergogna, e non lasciarsi accecare dal successo. È possedere il senso di responsabilità, qualsiasi sia la posizione occupata. È la reattività oggettiva, e la capacità di acuta autocritica.
Quando le basi di un'impresa sono sbagliate, perché le persone che vi partecipano non sono corrette, è prova di grande saggezza non lasciarsi attrarre dalle loro proposte e dalle loro insistenze. Meglio ritirarsi sulle alte vette dove non si può essere raggiunti.
La natura, come il destino, ha la sua immutabile legge e il suo ritmo costante. Cercare di opporsi a un ciclo naturale darebbe come esito una disastrosa caduta. Guai dunque a chi ostina e con testardaggine vuol prevaricare gli eventi.
Quando l'interiore è più forte dell'esteriore, quando dentro vi è più ricchezza che fuori, solo allora si sarà superiori al destino, e la fortuna rimarrà sempre fedele alla compagna.
Chi è un grande maestro? Colui che di tutto sa fare qualcosa, perché nulla nelle sue mani rimane sterile. Colui che osa, e che non trascura i particolari. Colui che pensa al proprio dovere, senza farsi influenzare da partigianerie.