Scritta da: G. De Felice
Vivere ogni giorno da persona perbene. Sul lavoro, nei rapporti con gli altri, verso se stessi. Solo questo conta. Tutto il resto è palcoscenico.
Composta mercoledì 23 maggio 2018
Vivere ogni giorno da persona perbene. Sul lavoro, nei rapporti con gli altri, verso se stessi. Solo questo conta. Tutto il resto è palcoscenico.
Non trattare come priorità chi ti tratta come opzione.
Ciao. Mi piaci. Mi piaci perché arrossisco quando ti guardo sorridere. Perché i tuoi occhi parlano una lingua che pur non conoscendo, mi sembra di capire da sempre. Di averla sempre cercata. Come se mi fossi sempre mancata, anche quando non ti conoscevo. Posso sedermi affianco a te e guardarti sorridere per, tipo, tutta la vita?
Nel rapporto con gli altri, chiediti sempre "se vale la pena".
Se vale la pena aspettarli, comprenderli, capire i loro silenzi. Giustificare i loro comportamenti, i loro allontanamenti. Chiediti fino a che punto sei disposto ad accettare tutto ciò. E non c'entra il bene che vuoi loro. È che tutto ha limite.
Passi una vita a cercare di distinguerti, finché non arriva qualcuno che dirà di averti notato per la tua semplicità.
Se chiudi un occhio e alzi un dito verso la luna, nove persone su dieci guarderanno il dito. Tu devi saper cercare lei, che riesce a vedere la luna.
Serve a poco essere il principe delle belle parole se non sei anche il re dei fatti concreti.
Tante volte ci ostiniamo a voler stare con una persona ingannandoci sulle sue vere qualità, pensando di poter sopravvivere oltre i suoi difetti, addirittura di poterli cambiare a volte. Che sciocchi che siamo. Una prugna non smette di farti cagare anche se inizi a chiamarla pera.
Non si può volere la bicicletta per poi avere paura di alzarsi sui pedali.
Più lunga è la spiegazione, più grande è la bugia.