Scritta da: Jean-Paul Malfatti
Credere o non credere, questa è la domanda!
Composta lunedì 15 marzo 2004
Credere o non credere, questa è la domanda!
La morte né mi affascina né mi ripugna, semplicemente mi intriga e mi sfida ogni giorno di più.
Il karate, il nuoto, la palestra, la lettura, la musica e il caffè mi aiutano a fare tutte le altre cose che mi piacciono e di cui ho bisogno per stare bene con me stesso e, di conseguenza, anche con gli altri.
Ai poveri e affamati non interessa se i loro bisogni vengono ascoltati e magari soddisfatti da un credente o da uno che non abbia alcuna appartenenza religiosa, bensì che la loro fame "di cibo" e sete "d'acqua" vengono saziate mentre riescono ancora ad aprire la bocca per mangiare i cibi e bere l'acqua che a loro sono stati regalati.
Sono sempre tra pensieri e parole.
Se nessuna religione fa per te, l'ateismo può essere la tua salvezza. Se neppure l'ateismo ti andrà bene, beh allora mi auguro che tu non torni in Terra nella tua prossima incarnazione.
E poi si scopre che i governanti italiani e quelli brasiliani parlano e praticano una lingua identica, basata sull'opportunismo e sull'iniquità, e cioè quella della sfacciata corruzione e del malaffare politico.
Antonio Prencipe: un giovane ardito poeta (ma non per questo insensibile alle emozioni proprie o altrui) che scrive con una piuma d'anima, che spesso viene intinta nell'inchiostro rosso sangue di un cuore che gli detta cosa scrivere, ma senza impedirgli di farlo con parole sue e nello stile che lo contraddistingue.
La mia personalità è quella di una persona il cui carattere la caratterizza come persona.
Mi è appena venuto un dubbio cruciale: Dio creò l'uomo alla sua immagine o è stato l'uomo ad idearlo e crearlo come meglio gli pareva o piaceva?