Scritta da: Luce Argentea
Io mi sento a casa solo dove l'aria mi accarezza, i rami delle piante fanno ombra e la gente smette di cercarmi.
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Io mi sento a casa solo dove l'aria mi accarezza, i rami delle piante fanno ombra e la gente smette di cercarmi.
Diventa ciò che gli altri non hanno voluto essere. E sii quel dono che non hanno mai potuto ricevere.
Le avversità degli altri sembrano barzellette se non ti graffi tu per primo.
Assumi le vesti di un uomo che denigri o della donna che insulti. Indossa il danno che arrechi, la regola che vìoli, la legge che ostacoli. Quel ruolo ti starà stretto, ma almeno lo avrai sulla tua pelle e te lo ricorderai.
L'ipocrisia ci involve. La corruzione ci invecchia. La cattiveria ci imbruttisce e così, senza rendercene conto, abbiamo sottratto minuti, anni e stagioni alla nostra giovinezza.
Quando tendi una mano, corri il rischio di non riaverla più indietro; il mondo te la sbrana assieme a migliaia di bugie.
La vita è come una casa disabitata, che attende il suo mobilio; serve il calore delle persone ad abitarla. Servono mani che accarezzano stoffe, gambe che salgono scale. Servono sguardi che ti aiutino a trovare la porta e campanelli che accolgano ospiti. La vita è tutto ciò che sposta e cambia, muove e colora.
La paura di parlarsi, non è paura vera, ma un imbarazzo senza traduzione.
L'emblema quasi fisico, di un ricordo rimasto offeso.
Alcune conoscenze ci penetrano più nel profondo; hanno occhi che sanno di padre e madre e le loro voci sono rifugi in cui poter dormire.
Certe lacrime non lavano via niente semmai spostano zolle.
Ad ogni scroscio, un pensiero che s’allaga e un grido più sommerso.