Scritta da: Michelangelo (Milo) Da Pisa
Ieri non ho potuto mangiare gli spaghetti allo scoglio perché le batterie della fotocamera erano scariche.
Composta venerdì 7 marzo 2014
Ieri non ho potuto mangiare gli spaghetti allo scoglio perché le batterie della fotocamera erano scariche.
Tra le stelle m'incanto, nell'aurora m'invento, mi vesto di vento. Divento.
Cosa me ne faccio del tempo senza amore, io che ambisco a un amore senza tempo?
Per strada, capo chino verso l'asfalto. Lo alzo, osservo una moltitudine di solitudini vaganti. Occhi che si incrociano, ma non si scrutano. Esistenze che si sfiorano, ma non comunicano. Mondi che ruotano attorno lo stesso centro, ma non si attraggono. Per strada, capo chino, rientro in me.
Chiesi a un anziano cosa fosse per lui la solitudine. "L'istinto di apparecchiare per due", rispose, nascondendosi dietro un sorriso stanco.
Stavo quasi per diventare adulto. Ho smesso appena in tempo.
C'è sempre un po' di ieri dietro un mai, c'è sempre un po' di domani negli abbracci che dai.
Oggi Caino sarebbe una star mediatica e Abele un nome dimenticato sotto quattro margherite bianche avvizzite.
Quante anime ha salvato la religione? Quanti corpi sono stati invece privati della vita terrena in suo nome?
Quando non le piaci, una donna te lo fa capire con piccoli, quasi impercettibili segnali. Sposandosi con un altro ad esempio.