Scritta da: Sannino Michele
Non è la vita che mi ha reso solitario ma gli esseri umani.
Composta mercoledì 1 giugno 2016
Non è la vita che mi ha reso solitario ma gli esseri umani.
Questa vita non è mai stata facile, non lo sarà mai. E intanto la si vive sperando in un giorno qualunque, che arrivi un po' di serenità e cercando con un po' di fortuna di non incontrare qualcuno che la renda ancor più difficile.
Sul un ponte tra il mare e un tramonto mi incammino senza nessuna direzione, senza una meta certa, ma con una certezza di saper quanta bellezza c'è in questa vita.
Come un ricordo lasciato lì agli occhi curiosi, ai bordi della vita, lì aspettando che il tempo lo sbiadisca. Come un ricordo impresso nelle memorie del cuore.
Vado via e oltrepasso i limiti seguendo il volteggio dei desideri rinchiusi. Vado via per raggiungere la volta.
I miei viaggi saranno viaggi seguendo l'istinto, seguendo il piacere. Viaggerò seguendo mete sconosciute che lungo il cammino troverò.
Seguire senza soste come gabbiani sulle ali del vento, seguendo il profumo di vita, la mia vita.
Quante strade ho percorso e quante volte mi sono perso. Quante cose che ho vissuto e visto, adesso posso dire che dalla vita c'è sempre da imparare e io studente aprendo volentieri.
Non posso, non voglio, nemmeno per un attimo non sentire il sapore, il desiderio di te.
Ti bacerei lasciandoti il sapore dell'amore che hai che sento per te.