Scritta da: Paul Mehis
L'autoironia è corretta e sintomo di maturità, ma quando questa diventa un mezzo per evitare di farsi carico dei nostri errori e delle nostre responsabilità, diventa l'arma dei perdenti.
Composta sabato 5 giugno 2010
L'autoironia è corretta e sintomo di maturità, ma quando questa diventa un mezzo per evitare di farsi carico dei nostri errori e delle nostre responsabilità, diventa l'arma dei perdenti.
Degli altri sono divenuto solo quello che già inconsapevolmente ero.
Solitamente, l'essenza delle persone può anche cambiare di molto, ma solo per un breve ed illusorio periodo... di poco per sempre.
È solo un piccolo ciondolo in argento, dai colori simili ai miei capelli, dall'aspetto un po' freddo e di un tempo indefinito, ma dentro vi ho riposto la sabbia del tuo mare.
Ora starà qui, mentre vivo e mentre sogno, tra la mia mente ed il mio cuore, esattamente in quel punto visibile solo se gli ultimi due bottoncini della camicia stanno slacciati.
... Ed ogni volta che mi vedrò, ti rivedrò!
Ricercare la felicità è un fottuto dovere di ogni persona! Non è una questione di egoismo, ma di altruismo, perché non si può condividere ciò che non si possiede!
Non si sceglie di avere una persona accanto per peggiorare la propria vita, ma per migliorarla, se l'amore non porta a questo non è amore.
L'amore dovrebbe essere felicità che consentirà di superare anche i dolori, non dolore nell'incerta attesa della felicità.
I viaggiatori esprimono nostalgia, hanno quasi sempre il cuore in un luogo diverso dal quale si trovano.
A quello stronzo che ha scritto: "Chi ama non muore mai"... Vaffanculo!
Chi ama muore mille volte, ma vivendo... e rinasce sempre!
Fanculo! Ti odio perché non riesco più ad essere "prima di tè", eppure devo essere "dopo di tè"...