Scritta da: Rossella Porro
Mi si accusa di amare poco la mia città, ma ovunque vada essa mi viene dietro.
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Mi si accusa di amare poco la mia città, ma ovunque vada essa mi viene dietro.
Sono le cose non dette che lacerano l'anima e io non voglio morire di silenzi.
Spesso la vita ci presenta situazioni difficili da affrontare, allora il problema non è decidere se accettarle o meno, ma scegliere se soccombere ad esse o fare in modo che da esse si possa rinascere.
Il dolore più grande non viene mai da lontano, le delusioni più dure non le riceviamo da sconosciuti, forse è proprio l'incapacità di credere che tutto questo possa accadere che ci rende più vulnerabili. È così difficile sentirsi non amati da chi dovrebbe amarci, l'amore ci rende fragili, un fragile cristallo che cade in mille pezzi sotto i colpi del mancato amore.
Tutti inseguono l'amore, ma quando è l'amore ad inseguire loro scappano.
Ogni piccola cosa ha il suo senso, se solo riuscissi a crederci direi alle lacrime di smettere di cadere.
Non voglio essere un modello per nessuno, detesto chi disegna la sua vita modellandola sulla mia, è come non avere personalità e cercare in altri ciò che non si ha. Che ognuno sia responsabile delle proprie scelte non demandi ad altri l'incombenza di scegliere ciò che non si è in grado di scegliere.
Delle cose che avresti potuto lasciarmi hai scelto la peggiore: la diffidenza.
Non si possono chiudere gli occhi e pretendere di vedere le stelle.
Siamo fatti di rose e di spine.