Scritta da: Rossella Porro
Ah, se gli animali avessero il dono della parola: il loro dire sarebbe più sensato di certi discorsi farneticanti.
Composta giovedì 9 luglio 2015
Ah, se gli animali avessero il dono della parola: il loro dire sarebbe più sensato di certi discorsi farneticanti.
Strana la gente, passa la prima metà della vita a costruirsi prigioni in cui passerà tristemente la seconda metà della vita.
Chi dice che il tempo lenisce le ferite non ha mai conosciuto la mancanza, essa cresce proporzionalmente al tempo che passa e scava voragini nascoste sotto facciate ornate.
Tutti ti chiedono di essere sincero, ma pochi sono in grado di sopportare la verità, soprattutto quando non somiglia a ciò che vorrebbero sentirsi dire.
Siamo responsabili delle nostre parole, non delle interpretazioni che gli altri ne danno.
Anche io ho paura, ho paura di sbagliare, ho paura che il mio impegno non possa bastare, ho paura che ciò che tengo saldamente nelle mie mani mi scivoli via come sabbia fra le dita. E queste paure a volte mi tengono sveglia, non mi fanno dormire, e mi viene voglia di mollare tutto, di tornare indietro di lasciarmi andare, ma poi è la luce del mattino che mi ricorda che ho un nuovo giorno e che tutto io posso cambiare.
È il dolore e la capacità di sopportarlo che fa di noi anime speciali.
L'amore non accetta d'esser messo a tacere: puoi respingerlo, cacciarlo, ma non potrai soffocarlo.
Nessuna legge marziale può sopire i tumulti del cuore che silenti travolgono ogni restrizione.
Siamo così rigidi nel giudicare gli altri e così indulgenti verso noi stessi, tanto da non comprendere realmente i nostri errori, ma sapersi guardare dentro con onestà è cosa da pochi: non tutti amano il rischio di scoprirsi brutti. Meglio vedere il brutto negli altri: è più facile e sicuro.