Ricordi quando avevi sete e non c'era acqua per te, quando volevi gridare ma la tua voce non usciva da te, quando volevi camminare e le tue gambe non rispondevano? Ora hai l'acqua per dissetarti ora hai la voce per gridare ora hai le gambe per camminare. Che aspetti? Non credi ai tuoi occhi? Non è un miraggio ma può diventarlo se non crederai in ciò che vedi.
La nostra capacità di essere disgustati, lasciami osservare, varia in proporzione ai nostri desideri; cioè in proporzione all'intensità dei nostri attaccamenti alle cose del mondo.
Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.