Scritta da: Claudio Brunelli
Un mondo senza bambini è come una foresta senza alberi.
Composta sabato 16 luglio 2016
Un mondo senza bambini è come una foresta senza alberi.
Perché hai così tanta fretta di crescere? Non ti sazia più il latte della mamma. Prima il mondo erano le sue braccia, il suo petto; ti è bastato voltarti per scoprire quanto lontano tu possa andare. Perché hai così tanta fretta di crescere? Non lasciare le bambole sole, abbandonate ai ricordi dell'infanzia. Non togliere le rotelle alla tua bici. Non smettere di chiamarla la notte. Perché hai così tanta fretta di crescere? Corri ancora piangendo da lei, che sola può curare le tue ferite. Lascia la porta della tua camera aperta, perché possa entrarvi come mamma e possa uscirne come amica. Perché hai così tanta fretta di crescere? Presto sarai donna, sarai mamma, sarai cresciuta; eppure nel suo cuore rimarrai sempre una piccola e fragile creatura da stringere al petto.
Mamma, sto pensando al momento in cui, Evelyn pronuncerà il mio nome per la prima volta a quando tra un "ga, ghe,..." all'improvviso dirà: "Daddddiiin"... allora in quel momento io proverò un emozione grandissima e forse piangerò di gioia.
Così tante persone con i figli, e troppi genitori senza.
Le persone che sanno come crescere un bambino di solito non ne hanno uno.
Ogni generazione di genitori, ha cercato di educare i figli con le certezze che lo "status quo" del momento imponeva. Puntualmente, ogni generazione di figli ha smentito le certezze dei genitori.
Per il quieto vivere, abbiamo imparato a giustificare le "cattive azioni", ma è soltanto un'illusione, perché esse saranno di nuovo presenti nella vita dei nostri figli.
Giustificare il male, vuol dire alimentarlo e donare a tuo figlio un futuro poco credibile.
Non sono le certezze a costruire una buona educazione per i nostri figli, bensì la capacità di trasmettere sicurezza ed equilibrio, nella gestione di una vita naturalmente mutevole.
Essere genitori è una grande responsabilità, un grande impegno, e soprattutto è pensare prima a loro e poi a noi, è sacrificio, è amore, è dedizione, è cambiare la propria vita, non è facile fare il genitore, e soprattutto farlo bene, ma guarda in faccia i tuoi figli, guarda la loro luce negli occhi, guarda il loro sorriso ed ascolta la loro risata, e ti renderai conto che stai facendo il genitore come devi, se tutto questo non lo vedi e non lo senti, fatti qualche domanda, anche i genitori possono sbagliare, ma essere genitori vuol dire anche saper rimediare.