in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Realtà: Il sogno di un filosofo impazzito.
Commenta
Realtà: Il sogno di un filosofo impazzito.
Io offro me stesso al mio amore, il prossimo mio come me stesso! - così sentono di parlare tutti coloro che creano.
Tutti coloro che creano - però - sono duri.
Non è possibile per chi contravviene in segreto ad un patto stipulato reciprocamente al fine di non recare né ricevere danno di avere fiducia di non essere scoperto, anche se è già riuscito mille volte a non essere scoperto: fino alla sua morte non sarà mai certo che egli possa evitare di essere scoperto.
Ascoltami: verso la morte sei spinto dal momento della nascita. Su questo e su pensieri del genere dobbiamo meditare, se vogliamo attendere serenamente quell'ultima ora che ci spaventa e ci rende inquiete tutte le altre.
Solo gli animali più acuti e attivi sono capaci di provare noia. Un tema per un grande poeta sarebbe la noia di Dio il settimo giorno della creazione.
Non c'è uomo che a forza di portare una maschera, non finisca per assimilare a questa anche il suo vero volto.
Scrivo cose che possano servire loro; affido alle mie pagine consigli salutari, come se fossero ricette di medicamenti utili; ne ho sperimentata l'efficacia sulle mie ferite che non sono guarite completamente, ma almeno non si sono diffuse.
Il dotto, l'uomo di scienza medio, rispetto a un genio, e cioè a una creatura che o genera o partorisce, nel più ampio senso di ambedue i termini, ha sempre qualcosa della vecchia zitella: come questa infatti non se ne intende di questi due preziosissimi doveri dell'essere umano.
I difetti e le tare dell'anima sono come le ferite del corpo: nonostante gli sforzi inimmaginabili fatti per guarirle, rimane sempre una cicatrice.
La mente più facile da fuorviare è la nostra. Siamo artisti della corruzione di noi stessi.