Scritta da: Andrea Manfrè
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Dallo stesso tempo derivano le origini del sommo bene ed il godimento di esso.
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Dallo stesso tempo derivano le origini del sommo bene ed il godimento di esso.
Ciò che è razionale è reale; ciò che è reale è razionale.
Diventa lieve il carico a chi sa ben sopportarlo.
Non è già che uno debba in quanto possa, ma può in quanto deve.
Tutto ciò che è nell'intelletto è già stato, prima, nei sensi.
Il silenzio è insostenibile. È più facile rinunciare al pane che al verbo. Il moto dello spirito esige parole in massa, senza le quali, avvolto su se stesso, rimugina la sua impotenza. Disgraziatamente l'eloquio scivola nello sproloquio. Anche il pensiero vi tende, sempre pronto a espandersi, a gonfiarsi. Arrestarlo con l'acredine, contrarlo nell'aforisma o nella battuta, significa opporsi alla sua espansione, al suo movimento naturale, al suo slancio verso la prolissità o la dilatazione. Da qui i sistemi, da qui la filosofia, da qui la letteratura.
L'ozio è il padre della filosofia. Di conseguenza la filosofia è un vizio?
La felicità nelle bollicine d'acqua.
La saggezza si conquista attraverso la sofferenza, l'ingiustizia è nella natura delle cose.
Se uno degli ascoltatori, non a scopo di contesa né per scherzare, ma seriamente dovesse rispondere, dopo aver riflettuto, a che cosa deve essere riferito questo nome, il "non essere", in riferimento a che cosa e per quale oggetto noi crediamo che egli ne farebbe uso e che cosa indicherebbe a chi lo interroga? Ma questo almeno è chiaro, che il "non essere" non deve essere riferito a qualcuno degli enti. Ma noi diciamo che, se s'intende parlare correttamente, non bisogna definirlo né come unità né come molteplicità e neppure assolutamente chiamarlo con il "lo", perché anche con questa espressione lo si designerebbe con una specie di unità.