Scritta da: Francesca Nacca
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
-Se a voi piacciono questi nostri frutti?
-Ma che cosa gliene importa all'albero? Che cosa ce ne importa a noi, a noi filosofi?
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-Se a voi piacciono questi nostri frutti?
-Ma che cosa gliene importa all'albero? Che cosa ce ne importa a noi, a noi filosofi?
La maggior parte degli uomini non vuol nuotare prima di saper nuotare.
Mi piacerebbe essere libero, perdutamente libero. Libero come un nato morto.
Io sono io e la mia circostanza, e se non la salvo non salvo neanche me stesso.
Si vuole sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, e soltanto allora esso sembra volere ciò che è male.
Demone all'uomo l'indole.
L'uomo è un bipede implume.
Non bisogna aver paura della morte, quando lei c'è noi non ci siamo e se lei c'è noi non ci siamo.
- Bene - dissi -, nello Stato abbiamo riconosciuto tre delle virtù, così almeno sembra: quale può essere ora l'ultima, che lo rende compiutamente virtuoso?
La giustizia evidentemente.
-è evidente.
- Oramai, dunque, o Glaucone, come cacciatori, che tutto intorno circondano un cespuglio, dobbiamo stare attenti che la giustizia non ci scappi e si sottragga definitivamente ai nostri occhi: essa deve essere infatti qui d'intorno. Guarda, dunque, e stà attento a vederla, se mai tu la scorga prima di me, e ad indicarmela.
Volesse il cielo! - esclamò - Ma sarà già una bella cosa se riuscirò a seguirti e se sarò capace di vedere ciò che mi venga mostrato.
Il ragionamento sta all'intelligenza, come il moto sta al riposo.