Scritta da: Valentina Salomoni
in Frasi & Aforismi (Filosofia)
Tutto ciò che è umano, comunque appaia, è umano soltanto perché vi opera e vi ha operato il pensiero.
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Tutto ciò che è umano, comunque appaia, è umano soltanto perché vi opera e vi ha operato il pensiero.
Parlo della bellezza. Non ci si mette a discutere su un vento d'aprile. Quando lo si incontra ci si sente rianimati. Ci si sente rianimai quando si incontra in Platone un pensiero che corre veloce, o un bel profilo di una statua.
L'intero apparato della coscienza è un apparato per astrarre e semplificare - non orientato verso la conoscenza, ma verso il dominio delle cose.
Nessuno può fissare il sole mentre risplende ma tutti lo guardano durante l'eclissi.
È conoscibile la conoscenza? E se non lo è, come facciamo a saperlo?
La vita è una sorgente di diletto. Ma dove anche la canaglia si abbevera, tutte le sorgenti vengono avvelenate!
Se vuoi credere a coloro che penetrano più profondamente la verità, tutta la vita è un supplizio. Gettàti in questo mare profondo e tempestoso, agitato da alterne maree, e che ora ci solleva con improvvise impennate, ora ci precipita giù con danni maggiori dei presenti vantaggi e senza sosta ci sballotta, non stiamo mai fermi in un luogo stabile, siamo sospesi e fluttuiamo e urtiamo l'uno contro l'altro, e talvolta facciamo naufragio, sempre lo temiamo; per chi naviga in questo mare così tempestoso ed esposto a tutti i fortunali, non vi è altro porto che la morte.
Dallo stesso tempo derivano le origini del sommo bene ed il godimento di esso.
L'ozio è il padre della filosofia. Di conseguenza la filosofia è un vizio?
Se uno degli ascoltatori, non a scopo di contesa né per scherzare, ma seriamente dovesse rispondere, dopo aver riflettuto, a che cosa deve essere riferito questo nome, il "non essere", in riferimento a che cosa e per quale oggetto noi crediamo che egli ne farebbe uso e che cosa indicherebbe a chi lo interroga? Ma questo almeno è chiaro, che il "non essere" non deve essere riferito a qualcuno degli enti. Ma noi diciamo che, se s'intende parlare correttamente, non bisogna definirlo né come unità né come molteplicità e neppure assolutamente chiamarlo con il "lo", perché anche con questa espressione lo si designerebbe con una specie di unità.