Frasi Libri migliori

Qui trovi frasi sui Libri, frasi sulla lettura, piccoli estratti e citazioni utili. Ti ricordiamo poi che il 23 aprile si festeggia la Giornata mondiale del Libro.


Scritta da: Fiorella Fioretti
in Frasi & Aforismi (Libri)
Harry: "Andrà tutto bene, signore" ripeté ancora e ancora, più preoccupato del mutismo di Silente di quanto lo fosse stato dalla sua voce indebolita. "Ci siamo quasi... Posso farci materializzare tutti e due... non si preoccupi."
Silente: "Non sono preoccupato, Harry" rispose Silente, la voce un po' più forte nonostante l'acqua gelata. "Sono con te".
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    in Frasi & Aforismi (Libri)
    In quel momento fu come se il tempo si fermasse, e l'Anima del Mondo sorgesse con tutta la sua forza davanti al ragazzo. Quando guardò gli occhi di lei, un paio di occhi neri, le labbra indecise fra un sorriso e il silenzio, egli comprese la parte più importante e più saggia del Linguaggio che parlava il mondo e che chiunque, sulla terra, era in grado di capire con il proprio cuore. E si chiamava Amore, una cosa più antica degli uomini e persino del deserto, che tuttavia risorgeva sempre con la stessa forza dovunque due sguardi si incrociassero come si incrociarono quei due davanti a un pozzo. Le labbra della giovane, infine, decisero di accennare un sorriso: era un segnale, il segnale che il ragazzo aveva atteso per tanto tempo nel corso della vita, che aveva ricercato nelle pecore e nei libri, nei cristalli e nel silenzio del deserto. Ed era là, il linguaggio puro del mondo, senza alcuna spiegazione, perché l'universo non aveva bisogno di spiegazioni per proseguire il proprio cammino nello spazio senza fine. Tutto ciò che il ragazzo capiva in quel momento era che si trovava di fronte alla donna della sua vita e anche lei, senza alcun bisogno di parole, doveva esserne consapevole. Ne era certa più di quanto lo fosse di ogni altra cosa al mondo, anche se i genitori, e i genitori dei genitori, le avevano sempre detto che, prima di sposarsi, bisognava frequentarsi, fidanzarsi, conoscersi, e avere del denaro. Ma, forse, chi lo affermava non aveva mai conosciuto il linguaggio universale: perché, una volta che vi si penetra, è facile capire come nel mondo esista sempre qualcuno che attende qualcun altro, che ci si trovi in un deserto o in una grande città. E quando questi due esseri si incontrano, e i loro sguardi si incrociano, tutto il passato e tutto il futuro non hanno più alcuna importanza. Esistono solo quel momento e quella straordinaria certezza che tutte le cose sotto il sole sono state scritte dalla stessa Mano: la Mano che risveglia l'Amore e che ha creato un'anima gemella per chiunque lavori, si riposi e cerchi i propri tesori sotto il sole. Perché, se tutto ciò non esistesse, non avrebbero più alcun senso i sogni dell'umanità.
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      Scritta da: Irin Supertramp
      in Frasi & Aforismi (Libri)
      Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo I fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici; se si fosse rivelata meschina, volevo trarne tutta la genuina meschinità, e mostrarne al mondo la bassezza; se invece fosse apparsa sublime, volevo conoscerla con l'esperienza, e poterne dare un vero ragguaglio nella mia prossima digressione.
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        in Frasi & Aforismi (Libri)
        Mi ricordo di tutto, tranne che del momento in cui ho preso la decisione. Curiosamente, non avverto nessun senso di colpa. Prima, ero solita pensare che le ragazze andassero a letto per denaro perché la vita non aveva lasciato loro altra scelta. Ma ora mi accorgo che non è così. Io potevo dire di sì o di no, nessuno mi stava forzando ad accettare.
        Cammino per le strade, guardo le persone: forse che avranno scelto ciascuna la propria vita? O non sarà che anche loro sono state "scelte" dal destino? La casalinga che sognava di fare la modella, il dirigente di banca che pensava di diventare musicista, il dentista che aveva un libro nel cassetto e avrebbe voluto dedicarsi alla letteratura, la ragazza che avrebbe tanto desiderato lavorare in televisione, ma ha trovato soltanto un impiego come cassiera in un supermercato...
        Non provo nessuna pena per me stessa. Continuo a non essere una vittima, perché avrei potuto andarmene dal ristorante con la dignità intatta e il portafogli vuoto. Avrei potuto dare lezioni di morale all'uomo seduto di fronte a me, o tentare di dimostrargli che aveva davanti una principessa, e che sarebbe stato meglio conquistarla anziché comprarla. Avrei potuto assumere un'infinità di atteggiamenti, e invece, come la maggior parte degli esseri umani, ho lasciato che il fato scegliesse la rotta che dovevo prendere.
        Non sono l'unica, anche se il mio destino sembra negativo e marginale rispetto a quello degli altri. Ma, nella ricerca della felicità, siamo tutti allo stesso livello: il dirigente-musicista, il dentista-scrittore, la cassiera-attrice, la casalinga-modella... Nessuno di noi è felice.
        Composta domenica 12 settembre 2010
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          Scritta da: Federico Tiberi
          in Frasi & Aforismi (Libri)
          Tyler mi ha chiesto contro che cosa combattevo in realtà. Quello che dice Tyler dell'essere una merda e gli schiavi della storia, così mi sentivo. Avevo voglia di distruggere tutte le cose belle che non avrei mai avuto. Bruciare le foreste dell'Amazzonia. Pompare clorofluorocarburi in cielo a mangiare l'ozono. Aprire le valvole nei serbatoi delle superpetroliere e svitare i tappi delle piattaforme petrolifere. Volevo uccidere tutti i pesci che non potevo permettermi di comprare e annerire le spiagge della costa Azzurra che non avrei mai visto.
          Volevo che il mondo intero toccasse il fondo.
          Mentre picchiavo quel ragazzo, in realtà avrei voluto piantare una pallottola tra gli occhi di ogni panda in pericolo che si rifiuta di fottere per salvare la propria specie e ogni balena o delfino che molla tutto e va a spiaggiarsi. Non vederla come estinzione vedila come un ridimensionamento.
          Per migliaia di anni gli esseri umani anno incasinato e insozzato e smerdato questo pianeta e ora la storia si aspetta che sia io a correre dietro agli altri per ripulirlo. Io devo lavare e scacciare i mie barattoli. E rendere conto di ogni goccia di olio di motore usato.
          Tocca a me pagare il conto per le scorie nucleari e i serbatoi di benzina interrati e i residui tossici scaricati nel sottosuolo una generazione prima che nascessi. Ho tenuto la faccia dell'angioletto come un bebè nella piega del braccio e l'ho pestato con le nocche, l'ho pestato finche i denti non gli hanno segnato le labbra. Poi l'ho pestato con il gomito finché mi è cascato tra le braccia come un sacco. Finché sugli zigomi gli era rimasto solo un velo di pelle nera.
          Volevo respirare scarichi.
          Uccelli e cervi sono uno stupido lusso e tutti i pesci dovrebbero galleggiare. Volevo dar fuoco al Louvre. Spaccare gli Elvin Marbles a martellate e pulirmi il culo con la Gioconda. Questo è il mio mondo, ora. Questo è il mio mondo, il mio mondo, e quelle persone antiche sono morte. E facevo colazione la mattina che Tyler ha inventato il progetto caos. Volevamo liberare il mondo dalla storia. Facevamo colazione nella casa di Paper street e Tyler mi ha detto di immaginarmi di piantare ravanelli e patate sul green della 15° buca di un campo di golf dimenticato. Darai la caccia agli alci nelle valli boscose intorno alle rovine del Rockefeller center e cercherai molluschi intorno allo scheletro dello Space Needle, inclinato di 45 gradi. Dipingeremo sui grattacieli le figure di enormi totem e simulacri di divinità maligne e tutte le sere quel che resta del genere umano si ritirerà negli zoo abbandonati e si chiuderà a chiave nelle gabbie per proteggersi dagli orsi e dai grandi felini e dai lupi che di notte passeggiano e ci guardano dall'atra parte delle sbarre. <il riciclaggio e i limiti di velocità sono cazzate> ha detto Tyler <è come uno che smette di scopare quando è siero positivo. >
          Sarà il progetto caos ha salvare il mondo. Un era glaciale culturale. Un secolo buio prematuramente indotto. Il progetto caos obbligherà l'umanità ad entrare in catalessi o in fase di remissione il tempo necessario alla terra per riprendersi.
          <Giustifica tu l'anarchia> dice Tyler. <Risolvila tu. > come fa l fight club con impiegati e commessi, il progetto caos disarticolerà la civiltà perché si possa fare qualcosa di meglio del mondo.
          <immaginati a fare la posta all'alce dalle finestre dei grandi magazzini tra file puzzolenti di splendidi abiti da sera e smoking che vanno in malora appesi alle loro grucce, porterai indumenti di pelle che ti dureranno tutta la vita e ti arrampicherai per rami grossi come tronchi del kud-zu rampicante che abbraccia la Sears Tower. Sbucherai dalla volta gocciolante della foresta e l'aria sarà cosi tersa che vedrai figure minuscole battere il granturco e disporre a essiccare carne di cervo nella corsia d'emergenza vuota di una super strada abbandonata che si allunga, larga 8 corsie e torrida ad agosto, per mille chilometri. >
          Questo era lo scopo del progetto caos, ha detto Tyler, la completa e immediata distruzione della civiltà. Cosa viene dopo il progetto caos nessuno lo sa salvo Tyler. La seconda regola è che non si fanno domande...
          Composta domenica 6 marzo 2011
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