Scritta da: Claudio Brunelli
Sono come un libro aperto, ma continuate a fermarvi alla copertina.
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Sono come un libro aperto, ma continuate a fermarvi alla copertina.
Quando mi etichettate, controllate la data di scadenza.
Le foglie che nemmeno il vento riesce a staccare sono sì quelle più forti, ma anche quelle più strapazzate. Quanta fatica e dolore per restare ancorate ai loro rami!
Il foglio è una folla di bocche rettangolari che chiama la mano d'uccello a cinque ali, perché le sfami tutte come fosse la loro madre. Ma, nonostante lei faccia una grande fatica, tagliando col coltello della penna la nera provvista della carne, il cibo rimane inconsumato.
Su questa tenebra bianca del foglio, l'ombra della mia mano preannuncia una luce. Luce nera, ma pur sempre luce!
La pelle del presente è l'osso del futuro semplice, la cenere del futuro anteriore e il nulla del condizionale passato.
La gentilezza è come una farfalla, dolce nel suo svolazzare, bella nei suoi colori ed un elefante non potrà mai somigliarle.
Al di là dei temporali, splende un sole bellissimo.
Beate le nuvole, che giocano felici a rincorrersi nel cielo, ma quando se ne perde una piangono, e noi continuiamo a chiamarla pioggia.
Non vi è amico più leale di una tazza di caffè.