Scritta da: Andrea De Candia
in Frasi & Aforismi (Metafore)
Nessuno è più abituato alla paura notturna delle ciglia lasciate fuori la porta.
Composta sabato 20 febbraio 2016
Nessuno è più abituato alla paura notturna delle ciglia lasciate fuori la porta.
Nella frase della pelle il sangue è come sempre soggetto sottinteso.
Il sangue è "un a lungo recluso" che finalmente, uscito da una porta nella pelle, balla come un folle nella discoteca d'aria.
Le stelle sono come certe persone, belle da guardare, ma inafferrabili.
Preservo parole dolci per momenti più amari.
I chicchi d'uva che non vengono pressati e sottoposti a fermentazione rimangono solo dei chicchi d'uva, ma quelli che conoscono il silenzio della macerazione sono in grado di trasformarsi in buon vino.
La vita è un po' come un cespuglio di rose. È vero che toccandolo rischi di pungerti, ma la morbidezza dei petali delle sue rose, ti fanno dimenticare i graffi delle spine. Allora capisci che non puoi pensare, nemmeno per un momento, di non avvicinarti per non pungerti, perché il piacere della carezza dei suoi fiori è più forte del dolore dei suoi graffi.
Un fiore vuole fortemente essere un fiore e lo è, nonostante tutto. Fa esplodere la sua bellezza, fa vedere i suoi colori, fa sentire il suo profumo. Una margherita non imita una rosa, non vuole essere un'orchidea: vuole essere una margherita. Bisognerebbe imparare dai fiori: essere se stessi sempre!
Le nostre emozioni sono come il mare che, unendosi all'orizzonte col cielo, diventano una cosa sola.
Ogni sole ha bisogno della sua luna nell'alternarsi dei giorni.