Scritta da: Rosita Matera
in Frasi & Aforismi (Poesia)
Il poeta è in grado di ascoltare la voce del mondo e di tradurla nel linguaggio degli uomini.
Composta mercoledì 8 gennaio 2014
Il poeta è in grado di ascoltare la voce del mondo e di tradurla nel linguaggio degli uomini.
La poesia a volte diventa espressione artistica del grido dell'anima. È quel momento in cui il pianto sommerso, giunge sino a quelle pallide mani che impugnano quella stilo, ossia quella penna che rende lugubre ciò che, alla sua origine, era un candido foglio di carta.
La poesia nasce dopo un travaglio interiore e partorisce la poliedricità degli eventi con le varie sfumature che il poeta, il pittore della penna, riesce a trasmettere intingendo nei colori dell'anima, il pennello. La poesia trasmuta le sensazioni in emozioni che traboccano e ci fanno sentire vivi. Ci cullano come una nenia che fa assaporare i palpiti della vita oltre la percezione della mente, in un mondo invisibile all'uomo comune ma visibile al cuore del poeta che schiude, come un boccio alla luce dei versi del suo canto, tutta la fragranza interiore.
Scrivo per celebrare l'amore e l'odio, la bellezza e il pathos. Scrivo per ritrovare la serenità perduta, la gioia di vivere e la poesia del mio animo. Scrivo per collezionismo, perché ho paura della morte, per esorcizzarla. Scrivo per me stesso, perché mai potrei farne a meno. Scrivo nella speranza (spesso vana) di essere scoperto da qualcuno che possa apprezzare e condividere.
Mi fido dei dubbi, dell'incertezza del vento. Credo alla poesia quando mi racconta di un cuore senza orizzonti.
La poesia indossa la maschera dell'identità del poeta.
L'essere o sentirsi poeta è anche piangere la tristezza dietro il sorriso della penna.
La poesia è una dolce scultura dell'anima!
Il poeta arpeggia con le parole leggendo lo spartito dell'animo.
I fiori sono poesie scritte dal vento, cogliere un fiore è leggere il respiro dell'Universo tra i suoi petali.