A volte mi perdo nei ricordi, quei ricordi quelli che ammalano la mia anima, quei ricordi, sì, quelli che vorrei riabbracciare un solo attimo, uno solo, per poter guarire da questa stupida malattia che si chiama: ricordo.
Un ricordo ti rincorre, poiché il suo posto è in te.
Il ricordo è una fotografia eterna del cuore.
Ci siamo donati ricordi, sicuramente non è tutto e non basta, ma molte volte è tutto quel che ho di noi.
Il vento dei pensieri mi porta fino a te, per raggiungerci anche quando siamo lontani.
Ciò che la mente fa col ricordare è il trovare, nei toni degli attimi presenti, gli stessi colori delle emozioni già vissute.
La memoria conserva l'essenziale, sono poi i nostri sentimenti, le speranze e le mancanze, che sentiamo nel presente, a vestire i ricordi di particolari più o meno importanti, soprattutto a noi compiacenti e troppe volte persino non necessari.
Trasformare un bel ricordo in un rimpianto è la mancanza più infausta che possiamo infliggere a noi stessi.
Ci sono luoghi, piazze, stazioni, da cui sei già passato decine, se non centinaia, di volte, eppure è solo uno, sempre quello, l'unico episodio che riportano alla memoria.
Speciale è chi resta nel cuore e dimora in quel pensiero che attraversa l'anima.