Scritta da: Linda Reale Ruffino
Il ricordo della felicità è esso stesso felicità.
Commenta
Il ricordo della felicità è esso stesso felicità.
Non permettere mai ai ricordi di rubarti il domani, i sogni, la vita.
Oggi mi sono soffermato più a lungo del solito in quel balcone al terzo piano, un balcone enorme con una vista niente male, mi rilassa molto stare là. Proprio lì che ho conosciuto una ragazza importante e una gattina stupenda, mentre osservavo il vuoto sentivo che sarebbe stata l'ultima occasione per soffermarmi in quel momento. Immaginando una gatta di colore blu che mi passava tra i piedi e una ragazza che rideva guardandoci, certe cose sono troppo belle per durare.
Bisogna aver il cuore leggero per amare il mare. Ci vuole tanta forza per amare il frastuono del silenzio. Ed io mi trovo qui sulle rive del mio mare, un mare di ricordi.
Tra le tante pagine del nostro libro ce n'è sempre una che brilla di più. Quella che brilla anche se il libro è chiuso. Quella che non ha bisogno di nessun segno per essere ritrovata. Quella che non ha bisogno di essere riletta per esser ricordata. Perché in quella pagina c'è una storia che conosci a memoria.
A te non manca un po' il fiato al ricordo di quei baci che ce lo ridavano?
I ricordi sbiadiscono, le emozioni che hanno dato restano per sempre.
Sarebbe bello poter assaporare una di quelle giornate che, quando ci ripensi, vorresti riviverla ogni giorno della tua vita.
Nella vita tutto passa e va via, lasciandoci cari ricordi, momenti, cose che restano sogni vissuti, e realtà sognate che ci porteremo dentro. È quando non riesci a tornare indietro che capisci il valore delle cose. La nostalgia ti prende, scende al cuore e lo comprime, illuminando i ricordi, momenti che non torneranno più.
I ricordi provocano dolore? Il segreto è la pazienza. Ogni volta sentirai sempre meno male, sempre meno, fino al punto in cui non sentirai più nulla.