Una disabilità è maestra di vita, ti umilia nel profondo ma allo stesso tempo ti rafforza, ti interroga, cerca domande e trova risposte, ti permette di vivere con un occhio di riguardo verso chi soffre, dove chi vive da solo vive contro se stesso per cercare la normalità dove regna la diversità.
Occorre essere fino in fondo cristiani, musulmani, ebrei e dare un significato concreto alla parola solidarietà.
Ogni popolo è un colore sulla tela del mondo, ed ogni colore, se steso in armonia con gli altri, fa di un dipinto un vero capolavoro.
Ciò che ci rende vivi in questo mondo è l'agire per il bene del prossimo, che è essenzialmente il bene nostro.
La disabilità più brutta è negli occhi che non sanno vederla.
Ma quelli che si riempiono la bocca di belle parole, se provassero a riempirsi anche le mani di belle azioni?
E comunque nessun amen scritto nei commenti, nessun like e nessuna condivisione di link su Facebook salverà i bambini dalle malattie. Solo la medicina o un miracolo potrà farlo.
Aiutiamo a colorare questi tristi destini, con acqua, istruzione, cure e vaccini, eliminiamo discriminazione emarginazione e ignoranza, a questa terra piena di vita diamo speranza.
Bisogna essere grati a chi ogni giorno con i gesti riesce a salvare la vita a tanta gente.
Se mi cerchi mi troverai ai margini di un marciapiede. Se mi cerchi nei luoghi sbagliati non ci sarò, io vivo ai bordi della vita. Lì dove troverai gli emarginati, quelli che non sceglieresti mai, quelli che hanno più cuore, più anima.