Scritta da: C. De Padua Visconti
Tu andavi via e calava sul mio corpo un dolente freddo, portavi con te la mia pelle e mi sentivo preso nella morsa di una solitudine di ghiaccio.
Composta sabato 14 maggio 2016
Tu andavi via e calava sul mio corpo un dolente freddo, portavi con te la mia pelle e mi sentivo preso nella morsa di una solitudine di ghiaccio.
Amo la solitudine, perché i gruppi mi sanno tanto di pecore.
C'è chi non conosce la solitudine. C'è chi ti insegna a restare solo.
La solitudine uccide i sentimenti, fa diventare tutto arido intorno a te. Credevo che qualcuno mi amasse ma mi sono illusa, c'è solo il vuoto intorno a me. Poi dopo tanta solitudine ho incontrato te, il tuo nome è Gesù, che ha ricolmato il mio cuore d'amore. Ed oggi siamo soli io e te a parlarci d'amore. E tu sei amore.
Vivi d'angosce, solitudine. Eppure la felicità è solo a pochi passi da te.
Se vuoi conoscere la solitudine ama qualche volta.
Si aspetta sempre qualcuno che ti salvi da quella orrenda solitudine.
I consigli dati in amicizia sono ottimi, ma quelli dettati dalla solitudine sono infallibili.
Mio padre diceva: "Sta sempre con la testa fra le nuvole, non è possibile; ma come mai questa figlia è sempre altrove?" Quello che invece io continuavo a chiedermi, era perché nessuno si chiedesse mai il motivo per cui una persona non ce l'avesse, la testa altrove. Spiegatemi ora, come in questo mondo, si possa sopravvivere senza avere la capacità di estraniarsi e scappare.
La mente pensa quell'assenza, mentre il cuore piange la sua malinconia.