Scritta da: Maria Elena Caprara
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
L'addio è un'enfasi, un'insensata festa dell'infelicità.
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Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
L'addio è un'enfasi, un'insensata festa dell'infelicità.
Io non mi sono mai sentita tanto viva come dopo una battaglia dalla quale sono uscita viva e indenne. [...] è dopo aver vinto quella sfida che ti senti così vivo. Vivo quanto non ti senti nemmeno nei momenti più ubriacanti di gioia o nei momenti più travolgenti d'amore.
Piangere non indica che sei debole. Sin da quando sei nato, è sempre stato un segno che sei vivo.
Si arriva vergini a tutti gli avvenimenti della vita. Ho paura di non sapere come fare col mio dolore.
Il rancore è quel fastidioso formicolio che segue l'addormentarsi del cuore.
Helena era stata di colpo il regalo del destino, era un silenzioso 'oh! ' di stupore mentre il suo pianeta ormai arido e spento ruotava inerte intorno a un sole che pareva brillare solo per gli altri. Era stata la commozione di scoprire che, in mezzo alle rocce e alla terra bruciata dall'arsura, un unico miracoloso filo d'erba stava germogliando.
Basta aver sperimentato una sola volta che possiamo essere ciechi in piena luce e, al contrario, vederci nell'oscurità per interrogarci sulla visione.
Anche solo quello sguardo, involontariamente radioso, era bastato a far comprendere a Levin che lei amava quell'uomo, a farglielo capire come se lei stessa glielo avesse detto.
Più mi attaccano più sarà forte, determinata, inflessibile la mia opposizione.
Piangevo tutti i giorni. Piangevo, ma non volevo tornare a casa. Mi sentivo solo, vulnerabile, sperduto in un mondo che non si accorgeva di me, che sembrava non mi volesse. Sin da piccolo, mi ero sempre sentito come uno che stava a una festa a cui non era stato invitato. Ma lì, a Londra, quel sentimento aveva creato in me un desiderio di guadagnarmi uno spazio. Io volevo farne parte.