Scritta da: Antonio Curnetta
in Frasi & Aforismi (Stati d'Animo)
La serratura del cuore ha una sola chiave.
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Gli stati d'animo si possono decantare nel loro esser generali o entrando nello specifico. Sono il modo per far capire come ci si sente in ogni momento, perché poche parole possono fare la differenza. Attraverso queste pagine puoi leggere le migliori frasi e aforismi sugli stati d'animo. Se cerchi invece uno stato d'animo specifico tra felicità, tristezza, odio, perdono e molti altri, li troverai nella pagina con tutti gli argomenti.
La serratura del cuore ha una sola chiave.
Il vizio è come un prurito. Sai che farà male, ma non puoi fare a meno di grattarti.
La sensibilità dell'intelletto è più utile, ma quella del cuore è più preziosa.
La curiosità è la prova più limpida dell'ottimismo.
In quell'istante in cui ti guardi dentro e ti fai schifo, sono guai! Poi ti fermi un attimo e cerchi i difetti negli altri!... che sollievo!
Io sono un'ombra sfuggente nella notte. L'oscurità appartiene al mio nero animo e nelle tenebre... accolgo con purezza ogni singola fonte di luce.
Il dolore è un ruggito che impasta lacrime ad infinita disperazione!
Quando dentro di me c'è il buio, vesto di luce i miei pensieri e il cuore s'illumina!
Io difficilmente sogno, cioè, quando mi sveglio, difficilmente ricordo quello che ho sognato.
Ma l'altra notte era una notte magica.
Nel sonno affondavo i piedi nudi nella sabbia, in una spiaggia lontana, sul bagnasciuga, la sottile linea del fronte che delinea gli spazi tra sogno e realtà. Non capivo se ero solo, ma credo di no. Di certo era sera, quasi al tramonto. Il sole discretamente tendeva all'arancione e i suoi raggi accarezzavano docilmente la pelle, la risacca suonava una cullante melodia, ipnotica, rilassante fino a provocare un leggero dolore nell'ascoltarla, una malinconia data dalla serialità del suo andare e venire, su e giù, flebile colonna sonora dell'anima.
Forse ero solo, forse no, non ricordo bene. Pareva ci fosse qualcuno a tenermi per mano, camminando al mio fianco, dolcemente, una discreta e bianca presenza.
Ma sapete come funzionano i sogni, spesso non si focalizzano i visi e le situazioni. Rimangono dei frammenti, dei piccoli pezzi di puzzle da assemblare al risveglio.
Questo succede quando si ha un risveglio naturale, mite, graduale.
Alle ore tre e venticinque vivevo in quel sogno. Ovattato, calmo, docile, forse innamorato dell'Angelo che camminava insieme a me e divideva la sua mano con la mia. Una felicità dimenticata quanto inaspettata.
Appunto.
Possibile che le porte del paradiso si possano spalancare anche per un diavolo come il minchione qui presente!
Amo la velocità
e a tratti anche l'incoscienza.
Ma non sono Battisti,
quindi la mia è solo demenza!
Ahhh
Ed i fari alti su le strade di campagna?
Come una coppa di fragole con sopra tanta panna!
L'asfalto corre
e il paesaggio muta.
Questa è una vita folle...
o sono io che non l'ho capita?