Credo che il cinema non possa essere solo semplice intrattenimento e che il suo compito debba essere quello di creare un varco per poter comunicare qualcosa allo spettatore, per aiutarlo a riflettere, coniugando con semplicità, comicità e dramma.
Ogni volta che mi acconcio per una trasmissione mi faccio la domanda definitiva: "Andrei così a cena con gli amici? No? E allora perché devo andarci in TV"?
Le immagini stereotipate della seduzione sono appena comprensibili in quel teatrino manierato che è la pubblicità, ma diventano davvero fuori luogo quando invadono gli schermi, la vita d'ogni giorno.
Venne Costanzo a intervistarmi per il Corriere della sera. Dopo due ore di conversazione mi chiese: lei cosa voleva fare da piccolo. E io: il burattinaio. Meglio fare il burattinaio che il burattino, non le pare?